Cronaca

“Vaccino: cosa è successo a mio figlio, disabile grave”

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08 Marzo 2021, 12:39

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CATANIA – “Ho avuto una pessima esperienza, tentando di vaccinare mio figlio, disabile grave, venerdì scorso, nell’hub dell’ex Mercato ortofrutticolo”. Sono le parole di Angelo Ferrara, noto oculista catanese, 69 anni, padre di un invalido grave. (invia le tue segnalazioni a redazione@livesiciliacatania.it)

“Tentato vaccino”

“Venerdì – racconta l’oculista a LiveSicilia – avevamo ricevuto la chiamata per l’inizio delle vaccinazioni, ci ha chiamati l’Asp di via Pasubio. Siamo andati al mercato ortofrutticolo mezz’ora prima dell’appuntamento”.

Giunto sul posto, Ferrara incontra i primi problemi: “Nessun servizio di accoglienza, c’erano almeno 50 persone ammassate in 100 metri quadrati, per compilare i fogli. Tutti accalcati, con questi ragazzi disabili, era una pena”.

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“Disorganizzazione totale”

“Noi siamo arrivati prima dell’appuntamento – continua il dottore – c’erano dei ragazzi come servizio accoglienza che non avevano idea di quello che stesse accadendo. Nessun elenco, nessun numero. Un medico anziano in pensione era sul posto per vaccinare tutti gli invalidi, da solo”.

“Mi sono arreso”

Dopo quasi due ore di attesa, Ferrara getta la spugna, anche perché non è semplice stare all’aperto con un disabile che è bisognoso di cure e attenzioni. “Intorno alle 18.45 ce ne siamo andati. Ho lasciato il mio recapito telefonico a qualcuno dell’accoglienza. Mi hanno chiamato sabato, perché non vaccinavano, adesso siamo in attesa dell’appuntamento. Attendo e spero per giovedì”.

“Sono scesi da Bronte”

“Per ciascun invalido – continua il medico catanese – ci sono voluti circa 30 minuti, il pensionato che li vaccinava era da solo, quella sera hanno finito alle 20.30 e sono rimasti con i vaccini. Poi sono scese persone da Bronte, per farsi vaccinare”.

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08 Marzo 2021, 12:39

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