28 Novembre 2012, 12:03
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PALERMO – Altro giro altra corsa. Dopo la fumata nera registrata dal primo esperimento di vendita degli asset di Valtur, il tour operator in amministrazione straordinaria da oltre un anno che faceva capo all’imprenditore trapanese Carmelo Patti e che in Sicilia conta due strutture, una a Pollina e l’altra a Favignana, i commissari straordinari Stefano Coen, Daniele Discepolo e Andrea Gemma ci riprovano. E pubblicano un nuovo bando di gara, disponibile da oggi sul sito internet di Valtur (QUI), più “elastico” rispetto al primo. In particolare, l’attuale regolamento, che scadrà il prossimo 28 gennaio, consente ai potenziali acquirenti “grande flessibilità nella configurazione del perimetro di cessione”.
Pare, infatti, che a causare il naufragio della prima gara, chiusa senza offerte vincolanti lo scorso 8 ottobre, sia stato un disciplinare troppo rigido che, però, avevano spiegato i commissari, “ha comunque permesso di sondare il terreno, confermando il vivo interesse del mercato per il marchio Valtur e dando utili indicazioni sulle motivazioni che non hanno consentito ai potenziali acquirenti di esprimere offerte vincolanti”. Potenziali acquirenti, che secondo alcune indiscrezioni, sarebbero stati una decina. Tra i nomi fatti, quelli della Livingston di Riccardo Toto o la Uvet di Luca Patanè, e dei fondi Wise e Hirsh. La Grandi Viaggi di Luigi Clementi veniva indicata quindi come in “pole position”.
La procedura di vendita riguarda tutto il complesso aziendale, dalle sedi ai marchi, passando per le agenzie a Milano, Firenze e Roma, e soprattutto i vari villaggi del gruppo in Italia, gli accordi su quelli in Kenya e Madagascar operati per conto terzi, come pure le partecipazioni nei villaggi a Sharm el-Sheik in Egitto e alle Mauritius. Particolare la situazione di Pollina dove ad essere ceduti sono solo arredi, attrezzature e dipendenti perché, si legge nel nuovo bando, “alla data di pubblicazione del presente disciplinare di gara, Valtur non ha un valido titolo di detenzione dell’immobile in ragione dell’intervenuta risoluzione del relativo contratto di locazione”.
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28 Novembre 2012, 12:03