20 Maggio 2023, 14:49
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PALERMO – “Il San Paolo Palace è una bella storia palermitana da raccontare in tutta Italia. Lo Stato ha vinto la sfida con la mafia anche in campo economico, confiscando un’azienda, rendendola pienamente competitiva e riuscendo a mantenere un livello occupazionale elevato per gli standard della nostra città. Per questo motivo mi sorprende che qualcuno possa considerare il San Paolo Palace solo come immobile da poter destinare a piacimento a qualsiasi funzione perchè non è così”. Lo dice il parlamentare nazionale di FdI e vicesindaco con delega ai Beni confiscati di Palermo, Carolina Varchi, in merito alla richiesta avanzata nei giorni scorsi, da parte di Ersu, che vorrebbe chiederne l’assegnazione per destinarlo a residenza universitaria.
“Il San Paolo Palace è un esempio, è la prova che lo Stato fa applicare le proprie leggi e produce economia sana, posti di lavoro veri ed è pertanto un’eccellenza frutto di valore e impegno dell’Agenzia nazionale beni confiscati – prosegue Varchi – questa best practice, anzi, deve indurre le Istituzioni a ripensare la gestione dei beni confiscati in modo da valorizzarne il potenziale economico, nel rispetto della legalità ed evitando ogni ipotesi di rischio infiltrazioni”.
La struttura, che è anche l’hotel di massima capienza in città, è l’unico centro congressi rimasto nella vasta area della Sicilia nord occidentale. Sequestrato nel 94 ad un prestanome dei Graviano e poi definitivamente confiscato nel 2000, è oggi un’azienda in piena attività, sotto la direzione di Salvo Romano. Durante la pandemia è stato trasformato in covid hotel, facendo registrare 43.511 room night e riuscendo a servire 120mila pasti rispettando tutte le prescrizioni e le tutele per la salvaguardia del personale. Ha riaperto i battenti il primo maggio del 2022 raggiungendo subito i livelli ricettivi del 2019 e diventando punto di riferimento per turisti che arrivano da ogni continente.
Grazie all’opera delle maestranze interne, senza ricorrere all’indebitamento, sta effettuando una ristrutturazione dei vari piani e delle camere, migliorando dunque l’offerta ricettiva. Ci sono 14 piani fuori terra e 2 nel sottosuolo per il centro congressi. 280 camere, 560 posti letto, ristorante per 460 coperti a piano terra e ristorante panoramico all’ultimo piano per 250 coperti, ristorazione all’aperto sia nella zona della panoramica piscina, sia a piano terra. Centro congressi appena ristrutturato con tutte le sale attrezzate con i più moderni mezzi tecnologici per favorire lo svolgimento di ogni attività (prove concorsuali, convegni, assemblee da remoto, congressi, etc).
Sono in programma interventi di efficientamento energetico che saranno realizzati grazie a due finanziamenti già approvati. Attualmente occupa circa 65 dipendenti regolarmente assunti, 20 circa extra fissi e si serve di una ditta in ausilio per la pulizia delle camere, impiegando altre 20 persone con una loro responsabile.
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20 Maggio 2023, 14:49