Varco Dusmet chiuso la sera |Protesta il comitato degli operatori

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27 Giugno 2018, 17:26

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CATANIA – Un’ordinanza che fa discutere e sta preoccupando molti operatori economici. È quella emessa dall’Autorità portuale lo scorso 19 giugno che prevede la chiusura parziale dell’aerea portuale, per via dei lavori in corso alla Nuova Darsena e del fatto che le navi dovranno attraccare al molo centrale, nei pressi del quale si trovano numerosi esercizi commerciali, aperti anche la sera, oltre che imbarcazioni da diporto e da pesca.

“Considerate le risultanze della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica avente come oggetto la regolamentazione delle attività in ambito portuale in relazione alla fruibilità collettiva dell’aria” – si legge nel documento e “considerato che in atto sono in esecuzione lavori di manutenzione presso le banchine della nuova Darsena del porto di Catania, tale da limitare l’operatività dello stesso con il conseguente congestionamento degli spazi e degli approdi portuale nel Porto Vecchio, per una questione principalmente di sicurezza anche in relazione ad eventuali situazioni di emergenza e di soccorso ordina la nuova disciplina dell’accesso della circolazione dei veicoli all’interno di libera fruizione del porto di Catania”.

Un esigenza di sicurezza, quindi, per la presenza nell’area centrale del porto di motrici, container e camion che potrebbero mettere in pericolo i frequentatori dell’area, soprattutto nelle ore serali. Infatti l’ordinanza prevede che sia “vietato l’accesso veicolare attraverso il varco Dusmet dal lunedì al giovedì dalle 18:00 alle 4:00 del mattino dal venerdì alla domenica dalle 16:00 alle 4:00 del mattino” e, ancora, che “la circolazione dei veicoli nelle aree di cui tratta l’ordinanza è consentita esclusivamente lungo le corsie delimitate della relativa segnaletica. Al fine di limitare le interferenze tra gli avventori del locale ai mezzi pesanti che transitano sulla viabilità portuale destinate all’imbarco sbarcati alla partenza della nave ormeggiate presso l’accosto 14, in occasione dell’approdo di quest’ultima sarà attivata a partire dalle 18:00 e fino alla partenza della nave, un’apposita corsia di transito per disposta dall’autorità portuale i pedoni non potranno circolare al di fuori di questa linea”.

I imiti nella circolazione all’interno dell’aera portuale e gli obblighi contenuti nell’ordinanza, hanno però scatenato le preoccupazioni di alcuni operatori economici, che hanno costituito un comitato apposito per portare avanti le proprie istanze, e che lamentano il fatto di essere penalizzati da quanto stabilito dall’Autorità portuale nella stagione più redditizia.

Gli effetti dell’ordinanza cesseranno infatti il 30 ottobre, ad estate finita. Per questo i membri del comitato avevano avanzato delle proposte alternative a quanto stabilito dall’Autorità, chiedendo di mitigare i vincoli di accesso al porto quanto meno nelle ore diurne, consentendo il passaggio pedonale in assenza di navi attraccate, ad esempio.

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“Al Comitato per l’ordine alla sicurezza abbiamo presentato delle nostre proposte ma non sono state accettate – affermano gli operatori. Venerdì istalleranno le griglie in ferro per impedire ai pedoni di uscire dal percorso previsto, e questo fino a ottobre. In questo modo perderemo clienti – tuonano – per questo abbiamo chiesto di rivedere i vincoli, cercando di conciliare le diverse esigenze e salvando delle attività commerciali che hanno investito tanto e che danno lavoro. Non siamo contro la chiusura della strada – aggiungono – ma si potrebbe limitare a quando approdano le navi”. I disagi segnalati dal comitato riguardano anche i pescatori e i diportisti che ormeggiano le imbarcazioni presso il molo centrale – che ad esempio, potranno accedere alle proprie barche solo attraverso la Dogana.

“Siamo disposti noi ad agevolare la viabilità – continuano – ma così rischiamo di chiudere”. Il grido di allarme è stato accolto dagli esponenti del MoVimento 5 Stelle cittadino che da tempo avanzano la richiesta di aprire il porto alla città.  “Da anni si discute di accessibilità al porto, di apertura dell’area – affermano gli attivisti catanesi – e oggi esplode tutta la contraddizione della convivenza tra merci e turisti.  Dopo la demolizione di parte del muro di cinta – continuano – oggi gli spazi per i cittadini sono ristretti, a causa della presenza dei tir. Il movimento 5 stelle di Catania – sottolinea – anche in campagna elettorale ha inserito l’apertura del porto alla cittadinanza facendo di questo porto un porto turistico. Con questa ordinanza – concludono – si evidenzia questa necessità di definire la destinazione dell’infrastruttura: quale futuro per il porto? e il turismo che ruolo giocherà? perché queste restrizioni potrebbero danneggiare proprio questo comparto, per i limiti nella viabilità interna. Ci chiediamo perché non sia stato utilizzato, almeno temporaneamente, il porto di Augusta, invece di danneggiare l’economia di chi ha investito al porto di Catania”.

 

 

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27 Giugno 2018, 17:26

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