Cronaca

Variante Delta, perché ‘attendere’ può essere un guaio

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24 Giugno 2021, 13:46

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La Fondazione Gimbe dice cose sensate, come sempre, con chiarezza: “Non è accettabile una gestione ‘attendista’ della variante Delta, contro la quale occorre attuare tempestivamente le misure raccomandate dall’Ecdc: potenziare sequenziamento e contact tracing, attuare per chi arriva dall’estero e accelerare la somministrazione della seconda dose negli over 60 e nei fragili”. Dobbiamo prevenire, ecco il succo, per evitare che il Covid ci prenda ancora una volta di sorpresa. Dopo la tragedia dello scorso autunno sarebbe imperdonabile.

Le preoccupazioni

“In assenza di dati affidabili sulla presenza della variante Delta in Italia – spiega il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta – tre sono le ragionevoli certezze: innanzitutto il numero di sequenziamenti effettuati è modesto e eterogeneo a livello regionale; in secondo luogo, il contact tracing non è stato ripreso, nonostante i numeri del contagio lo permettano. Infine, preoccupa il confronto con quanto sta accadendo nel Regno Unito, dove la variante si diffonde velocemente: in Italia infatti poco più 1 persona su 4 ha completato il ciclo vaccinale (rispetto al 46% nel Regno Unito), mentre il 26,5% della popolazione ha ricevuto solo una dose (rispetto al 17%) e il 46% è totalmente privo di copertura (rispetto al 37%). Percentuali preoccupanti considerando la minore efficacia di una sola dose nei confronti di questa variante”.

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Nino Cartabellotta

La variante Delta prevarrà

Ieri è stato pubblicato il report del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc, appunto). Secondo lo studio la variante Delta è del 40-60% più contagiosa di quella alfa (inglese) e determinerà il 70% delle nuove infezioni entro l’inizio di agosto ed il 90% entro la fine. Diventerà prevalente: questa è la facile previsione. Ecco perché si coglie la necessità di tracciare i contagi e di accelerare con la campagna di vaccinazione.

La previsione dell’esperto

Sulla diffusione, l’infettivologo palermitano e professore, Antonio Cascio, aveva già previsto tutto, qualche giorno fa, in una chiacchierata con LiveSicilia.it: “Penso che la variante Delta, come è accaduto a quella inglese, potrà diventare prevalente. Si replica più velocemente, è più contagiosa. Ma la doppia dose, secondo gli ultimi dati, offre un’ottima protezione contro le forme gravi. Ecco perché è necessario fare la seconda dose”. Come dire: chi non si è ancora vaccinato corra nel centro più vicino. E’ in gioco la tranquillità di tutti.

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24 Giugno 2021, 13:46

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