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Variante Delta, Sileri: “La prima dose di vaccino protegge, ma non al 100%”

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01 Luglio 2021, 12:22

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ROMA – Tracciamento e vaccini sono le armi per contrastare la diffusione della variante Delta del virus SarsCoV2: lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri nella trasmissione “L’Italia s’è desta” di Radio Cusano Campus. “Dobbiamo rallentare l’ingresso della variante Delta, rafforzare ulteriormente il tracciamento e andare avanti con la vaccinazione”, ha detto.

“Già con la prima dose si è protetti, ma non in maniera completa, lo dimostra il fatto che nel Regno Unito chi si infetta è chi non si è vaccinato o chi ha fatto solo la prima dose. Quindi – ha osservato – è necessario completare la vaccinazione. L’Australia sta avendo problemi perché ha solo un 5% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale”.

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Sileri ha osservato inoltre che “è molto improbabile finire in ospedale se si è vaccinati, o non ti ammali o ti viene una forma molto più leggera della malattia, è chiaro che purtroppo ci sarà sempre qualcuno che correrà qualche rischio anche con la vaccinazione, il rischio zero non esiste. Qualcuno ha detto che la variante Delta elude il vaccino, questo è falso, non elude il vaccino ma bisogna fare due dosi per essere protetti”.

Infine, a proposito della campagna vaccinale, il sottosegretario ha detto che “è previsto un lieve calo nelle forniture, qualche regione potrebbe avere qualche sofferenza ma sarà transitoria. Quello che mi preoccupa – ha rilevato – è un calo nella richiesta di vaccini, perché quando si sarà raggiunta un certa percentuale, ci saranno persone che non vorranno farsi il vaccino, oppure decideranno di attendere il ritorno dalle ferie e questo è un errore. Dunque questa carenza sarà tamponata da una minore richiesta di prime dosi. Spero di sbagliarmi, ma temo ci sarà un calo nella richiesta di vaccinazione”.

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01 Luglio 2021, 12:22

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