15 Novembre 2013, 09:53
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CATANIA – Un consiglio comunale poco degno di nota, quello di ieri pomeriggio. L’aula si è infatti arenata sulla votazione di una variante al Piano regolatore generale, primo punto all’ordine del giorno. Dopo la fase delle comunicazioni, durante la quale alcuni consiglieri hanno evidenziato urgenze da sottoporre all’amministrazione comunale, infatti, la seduta è stata sospesa per mancanza di numero legale proprio al momento dell’approvazione della delibera per mancanza del numero legale. Le file della maggioranza erano infatti semi deserte, cosa che ha fatto gridare allo scandalo gli esponenti dell’opposizione, in particolare quelli appartenenti al gruppo Grande Catania. “In consiglio comunale si è consumato l’ennesimo scempio della maggioranza del sindaco Bianco che si è autobattuta in aula su una variante urbanistica legata a una disposizione del Tar Catania- hanno affermato i consiglieri Barresi, Castiglione, Anastasi, Coppolino, insieme al vicepresidente Tringale (Pdl). L’ opposizione è incredula che, su un atto del genere così importante, la maggioranza sia scomparsa determinando così il rinvio della seduta”.
La delibera tornerà in aula infatti oggi pomeriggio, quando è probabile che verrà approvata, dopo essere stata modificata. La sospensione di ieri sera, stando a quanto affermato da alcuni rappresentanti della maggioranza, è stata causata proprio dall’esigenza di approfondire l’atto. Tutto rimandato a oggi pomeriggio, anche se ieri la riunione dell’assemblea cittadina non è andata proprio a vuoto.
Ad assistere alla seduta c’erano infatti alcuni ex dipendenti della Ipi, impegnati nel progetto di raccolta dei rifiuti porta a porta, realizzato per un anno in via sperimentale n una porzione di città e che, una volta terminato il servizio – nonostante avessero firmato un contratto tempo indeterminato, non sono stati traghettati verso il raggruppamento di imprese Ipi – Oikos che si è aggiudicato l’appalto quinquennale per la raccolta dei rifiuti.
Hanno deciso di assistere alla seduta di Consiglio per comprendere quale potrà essere il loro futuro, dal momento che l’amministrazione comunale ha annunciato la volontà di sondare la disponibilità proprio del raggruppamento di imprese Ipi – Oikos, per assorbire parte degli ex lavoratori Multiservizi e Cesame. Un annuncio che ha scatenato forti preoccupazioni tra gli ex Ipi, convinti di avere precedenza sugli altri in caso di nuove assunzioni nel settore NU. “Dal 2010 siamo rimasti fuori –spiega Antonio Scarnera, senza occupazione da tre anni – e da allora attendiamo di essere ricollocati dal momento che siamo considerati esuberi. Per questo fa molta rabbia – aggiunge – leggere che l’amministrazione sta pensando solo ad alcune categorie. Noi siamo parte dell’appalto e da tempo aspettiamo che si apra uno spiraglio”.
Nessun trattamento differente tra per i disoccupati, assicura l’assessore all’Ambiente Rosario D’Agata. “Noi puntiamo l’attenzione su tutte le problematiche relative al lavoro- afferma il delegato del sindaco Bianco. La condizione di questi signori, naturalmente, deve essere affronatata esattamente come quella degli altri che non hanno un’occupazione, ma l’amministrazione comunale può solo creare la possibilità di interlocuzione con le ditte che in questo momento svolgono il servizio di raccolta dei rifiuti, ma naturalmente saranno loro a stabilire se sono o meno interessate. I risvolti dunque –conclude – non sono stabiliti dall’amministrazione che non può assumere”.
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15 Novembre 2013, 09:53