12 Novembre 2013, 20:06
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PALERMO – Finalmente approdate a Sala d’Ercole le variazioni di Bilancio, arrivate in aula ‘alleggerite’ di nove norme stralciate dalla presidenza dell’Assemblea, non smettono di far litigare i parlamentari. Iniziata oggi pomeriggio, la discussione sugli emendamenti presentati al testo esitato dalla commissione Bilancio e ‘corretto’ dalla presidenza di Giovanni Ardizzone – 18 ai singoli articoli più 21 emendamenti aggiuntivi – è entrata nel vivo appena arrivati all’esame dell’articolo 6 della manovrina: quello, cioè, che prevede uno stanziamento per i contributi agli enti dell’ormai superata ex Tabella H di 6 milioni e 639 mila euro.
Dieci milioni, nelle intenzioni iniziali del governo, quasi 9 quelli poi effettivamente inseriti nel testo arrivato in commissione Bilancio. Proprio lì, però, il fondo per gli enti si è rimpicciolito ancora, fino ad arrivare alla cifra definitiva di oltre 6 milioni e mezzo. Dodici gli emendamenti dei parlamentari di Palazzo dei Normanni presentati a modifica dell’articolo, la maggior parte dei quali decaduti. Uno, firmato dal governo e poi ritirato dopo le proteste dell’aula e in particolare di alcuni deputati tra i quali Mimmo Turano dell’Udc, prevedeva di sottrarre 700 mila euro dai fondi per le borse di studio e aggiungerli per rimpinguare il capitolo in esame. Ma l’assessore all’Economia Luca Bianchi ha comunque bacchettato i parlamentari: “Ritiriamo la proposta di modifica – ha detto – , ma non accettiamo lezioni da nessuno”, sostenendo che “la difesa delle borse di studio, problema che questo governo ha ereditato dai governi precedenti, poco c’entrava con questo emendamento”. Un altro emendamento, firmato dal Pdl, prevedeva lo stanziamento di 500.000 euro per il recupero del centro storico di Ragusa Ibla, ma non è stato approvato dopo aver ricevuto il parere contrario del governo.
Approvato, invece, un emendamento firmato da 57 deputati regionali e promosso dai deputati del Partito democratico Giuseppe Arancio e Mario Alloro che stanzia 500 mila euro che – aggiunti ad altre somme già previste dal governo – permettono di proseguire il progetto del reddito minimo di inserimento per circa 2.000 persone nelle province di Caltanissetta, Enna e un’area del Catanese. “Una misura importante e attesa che fa ‘giustizia sociale’ – hanno commentato i parlamentari del Pd – e permette anche a questo bacino di lavoratori di lavorare fino al 31 dicembre”.
Ma lo scontro si è inasprito su un emendamento a primo firmatario Salvo Pogliese (Pdl) che vincola 2 milioni degli oltre 6 e mezzo alle associazioni sportive. Il governo, però, con l’assessore al ramo Michela Stancheris, ha dato parere negativo e si è difeso: “Le misure per lo sport sono già contenute nell’azione del governo”. Ma nel frattempo il capogruppo del Partito democratico Baldo Gucciardi e Antonello Cracolici hanno criticato duramente la tendenza dei deputati ad “utilizzare la manovra come se fosse un bancomat”, il “lecca-lecca – ha aggiunto Cracolici – delle variazioni”.
Aggiornamento
La discussione sugli emendamenti alle variazioni di Bilancio si è incartata su una proposta di modifica all’articolo sui contributi agli enti, presentato dal presidente della commissione Bilancio Nino Dina, che prevede lo stanziamento di 1 milione e mezzo a favore dell’Aras (associazione degli allevatori): i 158 dipendenti dell’associazione, infatti, non prendono lo stipendio da luglio. Il governo si è espresso con parere contrario, ma si sta cercando di trovare un’intesa. Nell’attesa, l’aula è stata rinviata a domani pomeriggio (oggi, ndr), quando si discuteranno – oltre alla proposta di modifica del testo in favore degli allevatori – anche l’emendamento presentato da Vincenzo Vinciullo (Pdl) che vuole destinare 150 mila euro per combattere l’epidemia catarrale ovina, e – soprattutto – l’emendamento di Pogliese sullo sport che tanto ha fatto discutere. E proprio in soccorso delle associazioni sportive, intanto, è intervenuto anche il Partito democratico con un ordine del giorno che impegna il governo a predisporre che 2 milioni e 100 mila euro siano destinati ai fondi della legge per lo sport in Sicilia. E manca ancora anche la discussione sui 21 emendamenti aggiuntivi. Approvato soltanto il primo, a firma Dina, che stanzia 50 mila euro in più per i collaudi. Per finanziare le tante proposte di modifica, i deputati avevano chiesto che venissero impegnate le spese per la comunicazione istituzionale.
Una richiesta che, secondo alcuni parlamentari di Palazzo dei Normanni, era stata accolta dal governo e aveva ricevuto una risposta affermativa. Oggi, però, l’assessore Bianchi ha smentito: “Il fondo è impegnato”. Non ci sono i margini per poter finanziare altri emendamenti, quindi. In sostanza, oggi sono stati approvati solo quattro dei dieci articoli della manovra da 71 milioni circa. Sono passati al vaglio dell’Ars l’articolo che destina al fondo per le autonomie 39 milioni, di cui 15 per le province regionali, quello che prevede lo stanziamento di 21 milioni di euro per il corpo forestale della Regione e un’ulteriore incremento di 3 milioni e 240 mila euro per la difesa dagli incendi e gli interventi di imboschimento, il finanziamento di un milione di euro per le borse di studio in medicina e l’articolo sulle variazioni di Bilancio (senza emendamenti). Ma per il voto finale sulla manovrina si dovrà aspettare almeno domani pomeriggio.
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12 Novembre 2013, 20:06