Vazquez, mira da gentiluomo |Senza legni rosa da Champions

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02 Marzo 2015, 08:30

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PALERMO – Quando toccare legno non porta fortuna, anzi. Se a toccarlo è un pallone, come successo ben dodici volte al Palermo, c’è da appellarsi alla dea Fortuna per poter cambiare la sorte. Iachini recrimina già da tempo, forse ammette anche qualche colpa, dato che ha sempre chiesto ai suoi giocatori di mirare gli angolini. Una mira diventata fin troppo precisa nell’ultimo anno, talmente precisa che se pali e traverse venissero considerate reti, il Palermo si ritroverebbe con un terzo dei gol in più in stagione, nettamente il migliore attacco della serie A. Non solo: i punti in classifica sarebbero 44, uno in meno del Napoli terzo in classifica e uno in più della Lazio, attualmente quarta. Piena zona Europa e un sogno Champions più che realistico, se solo i legni non avessero strozzato in gola le esultanze di Vazquez e compagni.

Già, Franco Vazquez, il miglior “cecchino” del Palermo quando si tratta di colpire legni. Quattro pali e due traverse per un totale di sei legni colpiti in campionato. Una traversa nella sfida pareggiata al “Barbera” contro l’Inter, un palo nella partita stregata con l’Udinese, dove ha fallito anche un calcio di rigore, ancora pali contro Genoa, Parma e Inter a San Siro, fino alla traversa che ha negato i tre punti al Palermo contro l’Empoli. Un numero di legni quasi pari a quello delle reti realizzate, ferme a quota sette dopo l’ultimo match di campionato. Un numero che sarebbe potuto essere sicuramente più alto: magari non le tredici reti che si sarebbero potute realizzare se tutti i legni di fossero tramutati in gol, ma almeno una doppia cifra piena. Un Vazquez che, con un po’ più di fortuna, sarebbe in piena lotta per il titolo di capocannoniere, insieme alla folta colonia argentina della serie A.

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Pensate allora a quanto potrebbe recriminare Paulo Dybala, che per il titolo di top scorer è ampiamente in corsa, ma che tra pali e traverse ha colpito quattro legni. Secondo nella classifica dei “legnocannonieri” del Palermo, il bomber di Cordoba ha una mira ben più alta rispetto al compagno e connazionale, con tre traverse colpite contro Cesena, Chievo e Sampdoria, a cui aggiunge un palo preso con l’Udinese. A quota uno, infine, troviamo Belotti col palo preso al “San Paolo” di Napoli e il più clamoroso di tutti, ovvero Morganella con la rete non convalidata a Genova contro la Sampdoria. Un gol a tutti gli effetti, che però va inserita nel computo delle traverse, dato che l’arbitro Cervellera non ha convalidato la marcatura dello svizzero, togliendo così due punti al Palermo.

In totale, i punti persi per pali e traverse sono dieci. Escludendo il palo di Belotti nel 3-3 di Napoli (giunto sul risultato di 3-2 per i partenopei, ndr), sono infatti cinque le partite in cui i legni avrebbero potuto cambiare la direzione del match a favore del Palermo. In casa contro Inter e Udinese, in trasferta contro Genoa e Sampdoria, e ancora in casa contro l’Empoli, ultimo incontro di campionato. Cinque pareggi che sarebbero potuti diventare cinque vittorie, per una classifica che avrebbe fatto venire le vertigini a chiunque. I dodici legni rappresentano un conto aperto con la sfortuna che Iachini, scaramantico come pochi, spera di saldare il prima possibile. Magari prima di fare tredici, che anche in questo caso avrebbe un significato per nulla beneaugurante.

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02 Marzo 2015, 08:30

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