Spaccio a Marina di Ragusa |Due catanesi pusher della movida

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07 Settembre 2015, 17:32

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MARINA DI RAGUSA (RG)- Avevano preso in affitto una casa a Marina di Ragusa, tra via Tindari e il lungomare, a pochi passi dai locali della movida iblea, diventando il punto di riferimento per i giovani e gli adolescenti per l’acquisto di marijuana, hashish e anche cocaina. Due catanesi, Marco Aiello (residente a Ragusa da tempo) e Luciano Alessandro Gatto, sono finiti nella rete della Squadra Mobile di Ragusa che aveva avviato da tempo un’indagine precisa dopo l’allarme di diverse famiglie preoccupate dalle voci, insistenti, di due fratelli catanesi che vendevano droga ai ragazzi, anche a giovanissimi di età inferiore ai 14 anni. La polizia – seguendo le linee guida del Questore Giuseppe Gammino – è riuscita a inchiodare i pusher dopo un delicato servizio di osservazione davanti alla casa ubicata a pochi metri da uno dei locali simbolo della movida estiva a Marina di Ragusa.

I poliziotti in borghese, già nel pomeriggio, si sono appostati davanti all’immobile. Hanno finto di essere dei clienti che consumavano un drink al bar: intorno alle 20, quando l’andirivieni alla casa è diventato più assiduo, hanno agito. A supporto sono arrivate altre pattuglie e gli agenti hanno bloccato Gatto, Aiello e un “cliente” davanti alla porta e sono scattate le perquisizioni. Il giovane compratore ha respinto ogni accusa dicendo di essere stato invitato a una cena tra amici: i due sospettati non hanno battuto ciglio nemmeno quando gli agenti hanno trovato una piccola quantità di cocaina: si sono difesi dicendo che era per uso personale. Il sorriso però i due lo hanno perso quando è arrivato Jagus, il fiuto del cane della polizia di Catania non ha sbagliato. Alla fine, infatti, dietro un comodino sono state trovate diverse dosi di hashish, nel forno (che è stato smontato) di marijuana e altra droga era nascosta  nello stipite delle porte e dietro un mobile. In totale sono stati sequestrati 25 confezioni di hashish, 20 di marijuana e della cocaina.

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Gli agenti hanno ricostruito anche il modus operandi dei tre catanesi. Nel blitz, purtroppo, è sfuggito il fratello di Aiello che non era presente quando è scattata l’operazione. I clienti bussavano a casa dove probabilmente “facevano l’ordine” e “pagavano”. Fuori avveniva la consegna della stecchetta o della dose, a turno uno dei pusher fungeva da palo per controllare possibili controlli della polizia. Gli agenti della Mobile hanno trovato nella credenza anche 800 euro in contanti: il denaro è stato sequestrato in quanto è ritenuto provento dell’attività di spaccio. Inoltre sono in corso accertamenti sulle modalità di pagamento del canone di locazione della casa di Marina di Ragusa. Forse l’affitto era “saldato” con la fornitura di droga al proprietario.

 

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07 Settembre 2015, 17:32

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