“Elimineremo gli abusi”

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05 Ottobre 2009, 00:00

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Ecco l’elenco delle 20 vittime dell’alluvione (su 24 cadaveri recuperati fino ad ora) identificate dai familiari: Martino Scibilia, di 86 anni; Concetta Cannistraci, di 71; Monica Barascia, di 48; Carmelina Maria Barbera, di 81; Santina Porcino, di 33; Carmela Oliveri, di 47; Roberto Carullo, di 50; Onofrio Sturiale, di 26; Agnese Falgetano, di 44; Maria Letizia Scionti, di 26; Elena De Luca, di 75; Cristian Maugeri, di 22; Letterio Maugeri, di 23; Letterio Laganà, di 72; Teresa Macina, di 40; Francesco De Luca, di 74; Salvatore Scionti, di 64; Pasquale Neri, di 30; Giuseppe Tonante, di 76.

Ventiquattro morti e trentotto dispersi, finora. E’ questo l’ultimo bilancio ufficiale della tragedia di Messina. E dopo la strage è il momento delle polemiche e delle requisitorie. “C’è un clientelismo che rispetto alle demolizioni mancate può portare a eventi drammatici e a crimini che hanno fatto perdere la vita finora a tante persone. Non si può che parlare di crimini in questi casi”. Raffaele Lombardo parte all’attacco. Il presidente della Regione siciliana, intervistato da Rai News 24, fa riferimento alle notizie secondo le quali la polizia municipale di Messina aveva proposto l’abbattimento di 1.200 costruzioni abusive nelle zone colpite dall’alluvione. “Non possiamo più tollerare alcun abuso o abusivismo edilizio – ha aggiunto Lombardo alla trasmissione del mattino su Rai Tre di Corradino Mineo. -Dobbiamo imboccarci le maniche, invertire la tendenza, essere inflessibili, demolire quello che non è stato demolito”. “Faremo come all’Aquila, costruiremo dove c’è sicurezza”. Questa, invece, la promessa del  presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ieri in visita nelle zone devastate dall’alluvione. Oggi il premier è tornato sull’argomento al “Giornale Radio Rai”. “Con l’intervento della Regione e del governo – ha detto Berlusconi –  si potranno riscostruire i quartieri. Pensando al numero delle vittime, siamo stati molto fortunati perché potevano essere molte di più“.
Ieri, dunque la visita nelle zone del disastro. “Il governo – ha detto Berlusconi – nel prossimo Cdm farà uno stanziamento di fondi, che si aggiungerà a quello della Regione”. I fondi, ha annunciato Berlusconi, saranno pari a un miliardo di euro, come per l’emergenza del terremoto in Abruzzo. Il premier inoltre ha anche indicato nel governatore della Regione Raffaele Lombardo il commissario straordinario che si occuperà di gestire il post-emergenza degli sfollati e della ricostruzione.

Anche il governatore Lombardo, ieri, ha fatto il punto: ”Abbiamo una gravissima responsabilità davanti, faremo sino in fondo la nostra parte,  facendo l’impossibile”.
”Ringrazio – ha aggiunto Lombardo – uomini e donne del governo, che ci hanno assicurato l’attenzione di cui abbiamo bisogno. Hanno fatto un lavoro straordinario”. Lombardo ha anche sottolineato che per intervenire c’è bisogno di ”rinaturalizzare il territorio e non alzare muri di cemento”.

Ieri il premier a Messina
”Ho visto abusivismo in tutta Italia. Però io non vi lascerò soli e come sono tornato in Abruzzo tornerò anche da voi”. Ha  detto anche questo il premier Silvio Berlusconi rispondendo ad una persona tra gli sfollati, nel villaggio turistico ”Le dune”, che gli indicava alcune costruzioni abusive sulle colline sovrastanti.
Il premier, dopo aver sorvolato i luoghi del disastro accompagnato da Guido Bertolaso, si è recato in Prefettura di Messina.
Quindi il presidente del Consiglio ha preferito entrare dall’ingresso secondario, probabilmente per evitare un gruppo di contestatori che hanno protestato contro il progetto del Ponte sullo Stretto.

Il bilancio delle vittime
Sono 25 le vittime finora accertate. Le persone ancora ricoverate in ospedale sono 29 (15 al Policlinico, 5 all’ospedale Piemonte, 7 al Papardo e una trasferita al centro ustionati del Cannizzaro di Catania). Gli sfollati sono 564, e si trovano alloggiati in diverse strutture alberghiere della Provincia.

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Venti milioni per l’emergenza
La giunta straordinaria convocata per l’alluvione del Messinese ha stanziato 20 milioni di euro per l’emergenza, per avviare i primi interventi.  Avviata dal governo regionale un’indagine interna. “C’è la consapevolezza che sono stati fatti tanti errori, basati sulla logica della cementificazione” ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo che ha assicurato come le “responsabilità di ritardi e di disposizioni non eseguite, se ci saranno, saranno punite. Abbiamo disposto una verifica amministrativa interna per capire quanti piani, quante ordinanze fatte non hanno avuto un seguito, perché le risorse poche o molte che siano hanno imboccato altre strade” ha concluso il governatore

Tregua del maltempo. Nella provincia di Messina sono in via di miglioramento le condizioni meteo. Oggi potrebbe esserci solo qualche residuo rovescio e il lavoro dei soccorritori sarà così reso più agevole. A partire da oggi è previsto sole e caldo per tutta la settimana. Le previsioni sono del meteorologo Luca Mercalli, che ha sottolineato come in Sicilia, prima dell’alluvione, erano previsti temporali forti. Quelli ieri, ha sottolineato Mercalli, sono “gli ultimi, isolatissimi temporali. Domani (oggi, ndr), forse ci sarà qualche residua pioggia, ma saranno gli ultimi episodi perché si prevede una settimana di sole e caldo”. Si attendono addirittura temperature massime di 30 gradi. A determinarle sara’ una massa d’aria calda proveniente dall’Africa

LE VITTIME. Fino a ora fra le persone decedute sono state identificate: Simone Neri, 28 anni, a Giampilieri aveva salvato numerosi familiari prima di essere travolto dal fango; Letterio Maugeri, 60 anni, e Giuseppe Tonante, 76 anni, anche loro colpiti dalla stessa frana; Concetta Cannistraci, 71 anni di Scaletta Zanclea colpita nel crollo di una palazzina; Santa Torcino, 42 anni, ha condiviso la stessa sorte; Carmela Oliveri, 47 anni, il suo corpo è stato ripescato in mare da una motovedetta dei vigili del fuoco; Pasquale Bruno, 40 anni, che si trovava nella piazza di Giampilieri; Francesco De Luca, 70 anni, annegato nello scantinato della sua casa rurale nello stesso paese; Roberto Carullo, sovrintendente della Polizia ferroviaria, travolto da un torrente mentre guidava l’auto; Martino Scibilia, 80 anni, pensionato recuperato a Scaletta Zanclea; Agnese Falgetano, 44 anni, morta nella sua casa a Briga superiore dopo che ha salvato quasi involontariamente il figlio; Onofrio Sturiale, 26 anni, travolto da una frana tra Scaletta e Giampilieri; Salvatore Scionti di Giampilieri, abitava con la famiglia della figlia Maria Letizia, ancora dispersa, come i due nipoti, Francesco e Lorenzo Lonia; Santi Bellomo, morto a causa di un infarto; Carmelina Barbera, trovata morta a Scaletta. Risulta, invece, ancora dispersa Ketty De Francesco, 30 anni, il cui nome era stato inserito tra quelli delle vittime.

fonte: Ansa

Pubblicato il

05 Ottobre 2009, 00:00

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