“Stabilizzare i precari” | Pronto il primo ddl di Venturino

20 Maggio 2013, 14:54

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PALERMO – Non è più un deputato a cinque stelle, Antonio Venturino fa però la sua prima uscita pubblica da vicepresidente vicario dell’Assemblea regionale siciliana presentando il disegno di legge per la stabilizzazione degli oltre 18mila precari degli enti locali. Un ddl scritto con il supporto di due legali molto vicini al M5S: Gaetano Aiello e Francesco Menallo. Quest’ultimo era anche il candidato sindaco della pattuglia pentastellata al Comune di Ustica prima del ritiro arrivato a pochi giorni dalla scadenza elettorale.

“Abbiamo definito nel modo più chiaro possibile uno strumento da condividere anche con le altre forze politiche – afferma Venturino –. L’intenzione è quella di legiferare in modo chiaro entro una Babele di leggi, così da risolvere il problema. Finora ci sono stati solo provvedimenti ‘tappa buchi’ mentre il settore richiede norme certe e noi facciamo riferimento a regole condivise in ambito europeo per garantirle. Siamo pronti anche ad andare d’innanzi alla Corte costituzionale per risolvere il problema in modo definitivo”. L’iniziativa legislativa prevede la distinzione dei cosiddetti ex articolisti dagli Lsu. I primi andrebbero a comporre un elenco per il personale di ruolo cui potranno attingere tutte le amministrazioni locali. “Questo consentirà agli enti con vuoti nelle dotazioni organiche di stabilizzare del personale – sostiene Gaetano Aiello –, mentre quelle amministrazioni con esuberi di potranno far lavorare i precari anche nella condizioni di sovrannumerari”. D’altro lato invece i lavoratori socialmente utili avranno estese le garanzie di cui oggi dispongono gli ex articolisti. “Bisogna farsi carico dei problemi del precariato, anche se non abbiamo creato noi e ce lo siamo trovato “, sottolinea Venturino che non ci sta a vedere accostata la sua iniziativa ad una manovra elettorale. “So bene a quale categoria appartengo. Fra i deputati che in occasione dell’approvazione della legge finanziaria sono scesi a festeggiare in piazza io non c’ero”.