18 Aprile 2014, 16:29
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PALERMO – I Verdi scendono in piazza contro i lavori della terza linea del tram. Un’iniziativa che mira soprattutto a contestare il taglio indiscriminato degli alberi e la sua approvazione, nonché la valutazione dell’impatto ambientale dei lavori sul territorio. Ma non solo. Il partito si scaglia contro il vincolo di inedificabilità assoluta intorno al Castello dello Scibene e e chiede delucidazioni sul flusso di utenti che fruiranno del mezzo, per capire se sia giustificabile l’impiego di milioni di euro per i lavori di messa in funzione del tram.
E’ così che i membri della Federazione dei Verdi si sono dati appuntamento questa mattina in viale Regione Siciliana, all’angolo con via Perpignano, riunendosi in un sit-in di protesta contro la linea che unirà via Notarbartolo con corso Calatafimi. A prendere parte al sit-in, tra gli altri, anche il leader nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. “Noi Verdi vogliamo dire al sindaco Orlando che sta desertificando questa città – comincia -. Si sta rendendo responsabile di un fatto di una gravità inaudita. Gli alberi ci mettono decenni a dare un contributo ambientale alla città. C’è un’incapacità di progettazione, in via Notarbartolo ad esempio bastava ridurre di quaranta centimetri la carreggiata. Il Comune dovrebbe spiegare come amministra questa città”.
Posizioni dure quelle di Bonelli nei confronti dell’assessore Barbera, invitato a dimettersi dal suo incarico. “Voglio dire a Barbera – incalza – di non fare più l’assessore all’Ambiente perché i pini secolari non sono palline segnaletiche stradali che si possono spostare a proprio piacimento. Non si riesumano progetti di decenni fa. Vanno rivisti. Questo è davvero fatto con i piedi. Barbera rifletta seriamente se è in grado di continuare a fare l’assessore”.
Tra i presenti al sit-in anche il co-coordinatore dei Verdi Carmelo Sardegna e la portavoce regionale, Beatrice Feo Filangeri. “Mi rivolgo all’assessore Barbera – stocca la Feo Filangeri – e lo invito ad andare in altre città europee in cui il tram coesiste con gli alberi. Prima di fare un progetto simile si poteva potenziare la metropolitana o ristrutturare il centro storico che sta crollando”. Un ultimo riferimento sul Castello dello Scibene. “Si tratta di un bene artistico e monumentale di grande respiro – continua – e non si può glissare su questo particolare. Abbiamo misurato il tronco degli alberi della zona e siamo al limite se non oltre il permesso per poterli tagliare”.
Riguardo, invece, all’esclusione dei Verdi dalle elezioni europee, Bonelli ha voluto sottolineare che si tratta di un fatto di una gravità inaudita. “Sono state accolte le liste di tante altre liste – osserva -. L’unica respinta è la nostra. Forse ci stanno facendo pagare le battaglie che stiamo facendo in difesa dalla salute, come quella a Taranto”. “Noi siamo convinti della giustezza delle nostre idee e il Tar del Lazio ci ha dato ragione – aggiunge -. Noi siamo convinti che vinceremo e che i cittadini potranno trovare il simbolo dei Verdi”. Un appello infine al ministro Alfano: “Ci risponda visto che fino ad oggi non ci ha voluto incontrare. Io non so se è responsabilità del governo o sua, ma noi non accettiamo che il nostro partito venga cacciato dal dibattito politico”.
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18 Aprile 2014, 16:29