26 Settembre 2018, 13:55
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PALERMO – “Memoria, giovani, teatro e giornalismo per condividere tutti assieme dei valori e come dice il Washington post ‘La democrazia muore nell’oscurità’ e noi abbiamo il dovere di fare in modo che i valori non restino nell’oscurità. Questa è la funzione del giornalismo, andare avanti con la schiena dritta”. Lo ha detto il presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna aprendo la giornata dedicata a Mauro Rostagno a 30 anni dall’omicidio del sociologo e giornalista, ucciso dalla mafia. L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e l’Unione nazionale cronisti della Federazione nazionale della stampa hanno voluto ricordare Rostagno con uno spettacolo teatrale ed un convegno, al teatro Biondo di Palermo, che ha coinvolto anche diverse scuole. Tra gli interventi, quello della preside del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Palermo Rosa Maria Rizzo e della regista Adriana Castellucci, che ha diretto l’opera teatrale “Mauro Rostagno, un uomo vestito di bianco”, una elaborazione drammaturgica, messa in scena nel corso della mattinata, con la partecipazione dei ragazzi del liceo “Galilei”. Al convegno, patrocinato dal Comune di Palermo Capitale italiana della Cultura, “Mauro Rostagno 30 anni dopo.
Un uomo, una storia, un giornalista rivoluzionario ucciso sulle strade della legalità”, tra i relatori, il presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti Giulio Francese, il presidente dell’Assostampa Siciliana Alberto Cicero, il presidente nazionale dell’Unione cronisti Alessandro Galimberti, il giornalista Salvo Palazzolo. “Trent’anni dopo la sua morte, aspettando piena verità e giustizia – ha detto Francese – ricordiamo il giornalista rivoluzionario che è stato, il suo coraggio e la sua passione civile e lo facciamo anche con uno spettacolo in cui è lui a raccontarsi e a farci capire. Un Mauro Rostagno sorridente, coerente con i suoi ideali, una bella figura che vogliamo fare conoscere ai giovani, la ragione per cui abbiamo coinvolto le scuole”. Per il presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti, “Mauro Rostagno è stato la testimonianza di come la passione civile non possa dirsi tale senza l’impegno civile. Scese nel profondo del Paese per affermare i valori di civiltà e giustizia in cui credeva, incurante dei pericoli e delle minacce che gli presero la vita”. L’evento è stato inserito nella formazione professionale dei giornalisti. Presenti anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e il presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava.
“Mauro Rostagno è stato un valore aggiunto nella Sicilia degli onesti. E’ stato la testimonianza di come la passione civile non possa dirsi tale senza l’impegno civile. Scese nel profondo del Paese per affermare i valori di civiltà e giustizia in cui credeva, incurante dei pericoli e delle minacce che gli presero la vita”. Lo ha detto il presidente nazionale dell’Unci, Alessandro Galimberti, intervenendo al teatro Biondo al convegno intitolato ‘Mauro Rostagno 30 anni dopo. Un uomo, una storia, un giornalista rivoluzionario ucciso sulle strade della legalità’. L’evento è stato organizzato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dall’Unione nazionale cronisti e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Palermo-Capitale italiana della Cultura 2018. Il convegno, al quale hanno preso parte centinaia di studenti delle scuole di Palermo, si è aperto con i saluti del segretario regionale dell’Assostampa siciliana, Roberto Ginex, del presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, e della preside del liceo “Galilei”, professoressa Rosa Maria Rizzo. Ha moderato i lavori il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, il quale, dopo avere ringraziato “la direzione del Teatro Biondo e l’Amministrazione comunale per l’ospitalità ed il patrocinio” ha ricordato “la storica giornata del 2 maggio 2017 a Torino quando, in occasione della 10^ Giornata nazionale della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo promossa dall’Unione cronisti, il mondo dell’informazione si è riunito per la prima volta davanti alla casa natale di Rostagno”.
L’evento di oggi era inserito nella piattaforma Sigef dei corsi della formazione professionale. Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “Rostagno ha avuto il coraggio di scoperchiare le pentole del malaffare e con il suo ostinato impegno civile ha spezzato i molteplici interessi di Cosa nostra nella provincia di Trapani”. Tanta emozione ha suscitato l’opera teatrale “Mauro Rostagno, un uomo vestito di bianco”, una elaborazione drammaturgica a cura della regista Adriana Castellucci con la partecipazione dei ragazzi del liceo “Galileo Galilei” di Palermo.
Per il giornalista Salvo Palazzolo “sono ancora tanti i misteri che circondano l’omicidio di Mauro Rostagno. Troppi i “buchi neri” emersi dalle indagini. Dobbiamo lottare affinchè trionfino verità e giustizia”. Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, nel suo intervento, ha ricordato Rostagno sottolineandone i “coraggiosi reportage reportage di denuncia contro la mafia”. Nelle sue conclusioni l’on.le Claudio Fava, giornalista e presidente regionale della Commissione antimafia, ha ricordato “l’isolamento” a cui fu sottoposto Rostagno nei suoi mesi trapanesi. “A volte, al palazzo di giustizia di Trapani, seguiva importanti processi da solo – ha osservato Fava –. Dov’erano gli altri colleghi?”.
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26 Settembre 2018, 13:55