PALERMO – Il lungo pomeriggio si apre intorno alle due con i rappresentanti del movimento “Pensionati”, che sostengono la candidatura di Nello Musumeci a Presidente della Regione, e con quelli di Alternativa Popolare (Ap) e Centristi per l’Europa, rappresentati dal coordinatore regionale centrista Adriano Frinchi. Sono i simboli depositati nella seconda parte della giornata, dopo che in mattinata ne erano stati ufficializzati una dozzina.
Trascorre appena mezz’ora e la prima registrazione è completata. Il simbolo più che semplice si può definire minimale: su sfondo bianco la scritta “Pensionati” in blu.
Mentre si passa alla registrazione del secondo contrassegno, esce dai locali dell’Assessorato, il senatore forzista Francesco Scoma, giunto qualche ora prima per depositare personalmente il contrassegno del proprio partito.
La registrazione del simbolo che raggruppa i partiti di Alfano e D’Alia, intanto, sembra richiedere più tempo del previsto: si è resa necessaria qualche verifica supplementare, eseguita più per scrupolo che per la presenza di reali criticità. Alle 15 anche questo contrassegno è depositato: su uno sfondo blu spicca in bianco il nome del partito di Alfano, “Alternativa Popolare”, sovrastato da un cuore stilizzato giallo. Posto più in basso e separato da una linea rossa e una gialla, evidente richiamo ai colori della bandiera siciliana, compare la scritta “Centristi per Micari”.
Una pausa e qualche impiegato dell’Assessorato ne approfitta per fare rifornimento di acqua e viveri: sarà una lunga giornata anche per loro. Si dovranno attendere due ore per registrare l’arrivo di qualche altro rappresentante. Alle 17 vengono depositati contemporaneamente i contrassegni dei movimenti “Sicilia Nazione”, “Unione dei Siciliani Indignati”, che fa capo a Gaetano Armao, e “Movimento Nazionale Siciliano”, tutti e tre riconducibili alla coalizione di centro destra.
Alle 18 e 15 si presenta all’ufficio elettorale di via Trinacria, il senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti, e deposita il simbolo “Unione Cristiana”. Il suo è il contrassegno numero 31. Allo stato attuale il movimento non è apparentato con alcuna coalizione e valuta anche la possibilità di correre da solo. “Per noi è importante il programma – spiega Scilipoti in esclusiva a LiveSicilia – non gli uomini. Io faccio parte di Forza Italia, che appoggia Musumeci. Ma non è detto che lo faccia anch’io, perché rappresento un movimento Cristiano e occorrerà trovare una sintonia sul programma. È presto, occorre parlarne”. Lunedì è in programma il direttivo regionale del movimento, nel corso del quale si inizierà a fare il punto sulle liste provinciali. Intanto, però, il simbolo di “Unione Cristiana” desta più di una perplessità: sotto stretta osservazione la croce bianca che risalta sullo sfondo tricolore azzurro, bianco e rosso. L’art. 12 della legge regionale 29 del 1951, integrata dalla legge 7 del 2005, prescrive “il divieto di presentare contrassegni riproducenti immagini o soggetti religiosi”.
Discorso analogo per il simbolo presentato dal movimento “Sicilia Cristiana”, che su sfondo giallo e rosso, altro rimando ai colori della bandiera siciliana, presenta quella che sembra una croce composta da cinque rocce sovrapposte. In questo caso, a dirla tutta, il richiamo religioso appare più sfumato. In ogni caso, da lunedì, che siano ricusati o meno, sarà la Commissione a pronunciarsi sull’ammissibilità di entrambi i contrassegni. Alle 20 l’Ufficio chiude le porte. Appuntamento a domani dalle nove alle 16, quando scadrà il tempo massimo per la consegna delle liste.
La mattina: i primi simboli depositati
Il primo simbolo in vista delle elezioni regionali di novembre ad aver ricevuto stamattina il visto ufficiale presso gli uffici del Dipartimento regionale delle Autonomie locali è stato quello di Franco Busalacchi, candidato dei movimenti indipendentisti siciliani. Tra oggi e domani pomeriggio alle sedici, infatti, chi ha deciso di correre per uno scranno a sala d’Ercole ha l’obbligo di presentare il proprio simbolo presso gli uffici regionali di via Trinacria.
Fra i gruppi a sostegno del candidato alla presidenza Fabrizio Micari i più mattinieri sono stati rappresentati del Partito democratico capitanati dal responsabile regionale dell’organizzazione Antonio Rubino, uno dei fedelissimi del sindaco Leoluca Orlando, Pietro Galluccio, che ha depositato il simbolo di “Arcipelago sicilia” e il rappresentante del gruppo di Totò Cardinale “Pdr Sicilia futura”. Gli unici candidati alla presidenza che hanno voluto presentare personalmente il loro simbolo sono stati Giancarlo Cancelleri del Movimento 5 stelle: “Io sono sempre in prima linea – ha detto – hanno provato a fermarci in tutti i modi, ma noi siamo in campo per vincere e non ci faremo ostacolare”, e Piera Loiacono, l’indipendente a capo del gruppo “Lista civica per il lavoro”. Fra le liste a sostegno del rettore dell’Università di Palermo hanno depositato il simbolo anche “Alternativa popolare”, guidati dal coordinatore regionale Adriano Frinchi presente stamattina alla consegna del simbolo. E ancora “Sinistra siciliana”, gruppo creato dall’operatore culturale Mario Meli e il gruppo di giovani imprenditori “Generazione next” . In regola anche il simbolo del Megafono, lista creata alle scorse regionali dal presidente uscente Rosario Crocetta. Ha fatto il suo dovere anche il gruppo a sostegno di Claudio fava, consegnando la grafica di “Cento passi per la Sicilia”.
Per lo schieramento di Nello Musumeci i rappresentanti del gruppo del candidato catanese hanno consegnato il simbolo giallo di “Diventerà bellissima”, Francesco Scoma quello di Forza Italia, in cui spicca imponente la scritta “Berlusconi”. Registrato anche il simbolo del gruppo che unisce “Idea Sicilia” di Roberto Lagalla e i popolari e autonomisti ed infine Ester Bonafede ha consegnato personalmente il simbolo dello scudo crociato dell’Unione di centro.
Hanno avuto il visto le grafiche dei gruppi a sostegno di Vittorio Sgarbi, “Rinascimento” e “Movimento dei popoli”. Lunga la lista dei simboli di gruppi autonomisti che corrono da indipendenti e ai nastri di partenza anche i rappresentanti di gruppi di estrema destra come Casa Pound e Forza nuova.
