Vertenza collaboratori scolastici | Il caso si sposta al ministero

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14 Ottobre 2013, 15:00

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PALERMO – Si sposterà a Roma tramite l’apertura di un tavolo tecnico interministeriale la vertenza dei 519 collaboratori scolastici che sono in sciopero praticamente dall’apertura dell’anno didattico perchè non ricevono lo stipendio da marzo. La loro astensione forzata dal lavoro ha causato pesanti disservizi in oltre un centinaio di istituti, dalla riduzione dell’orario alla cancellazione del servizio mensa e, in alcuni casi, anche grosse problematiche igienico-sanitarie. In tante scuole l’attività è ridotta al lumicino, tanto che l’assessore comunale alla Scuola, Barbara Evola, ha parlato chiaramente di “anno scolastico a rischio”.

Per tentare di sbloccare la situazione stamattina il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, ha convocato un vertice cui hanno preso parte il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari, i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, il provveditore agli studi, Rosario Leone, e le parti sociali. Sul piatto, oltre alla questione degli arretrati, c’era anche la stabilizzazione dei collaboratori scolastici, perlopiù precari provenienti dal vecchio bacino degli Lsu e rimasti senza un lavoro a causa dei tagli all’istruzione degli ultimi anni. Dall’incontro è emersa la necessità, di cui si farà portavoce la stessa Vicari, di convocare un tavolo tecnico a Roma perchè è apparso chiaro che l’emergenza è ormai fuori dalle competenze locali. Attualmente ufficio regionale, provveditorato e istituzioni, infatti, hanno le mani legate e difficilmente le cose cambieranno senza un intervento diretto del governo nazionale.

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“Il sottosegretario Vicari si è impegnato a promuovere un tavolo nazionale entro la giornata di venerdì per aprire un confronto sia sulla questione degli stipendi arretrati sia sul percorso di stabilizzazione. Ci auguriamo che il ministero dell’Istruzione sia disponibile ad affrontare la vertenza dei 519 collaboratori scolastici di Palermo, fra i lavoratori sale la tensione”. Ad affermarlo sono Mimmo Milazzo e Francesco Amato, Segretari Cisl Palermo Trapani e Felsa Cisl Palermo Trapani, al termine del tavolo che è svolto in Prefettura sulla vertenza dei 519 ex Lsu collaboratori scolastici delle scuole di Palermo e provincia, in attesa degli stipendi da marzo e del percorso di stabilizzazione. Al tavolo hanno preso parte il sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, i sindacati, il Prefetto di Palermo, il Provveditore agli studi, il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale. Fuori in attesa c’erano i lavoratori che da giorni portano avanti un sit-in davanti la Prefettura. “Abbiamo chiesto una svolta in questa vertenza – aggiungono Milazzo e Amato -, bisogna individuare subito il percorso amministrativo, che garantisca il diritto alla retribuzione ferma al mese di marzo, e legislativo che consenta a questi lavoratori la stabilizzazione, così come è stato garantito ad altre analoghe figure professionali del territorio siciliano nel corso degli anni. Il governo nazionale affronti concretamente la questione sia in termini occupazionali per garantire un futuro alle 519 famiglie, sia in termini di efficienza del sistema scolastico, dato che oltre il 50% delle scuole palermitane rischiano di non poter portare a termine l’anno scolastico. Noi vigileremo affinché il tavolo si svolga presto, l’emergenza sociale rischia di esplodere”.

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14 Ottobre 2013, 15:00

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