Vertice di maggioranza all’Ars |Amministrative, l’Udc apre a Sel

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18 Marzo 2013, 16:40

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PALERMO – “Ci incontreremo una volta a settimana, ma non certo per farci un check up medico”. Rosario Crocetta commenta così il vertice di maggioranza tenutosi presso la sede del governo a Palazzo dei Normanni. Un vertice da tenersi una volta a settimana, cui parecchio tenevano Partito democratico e Unione di centro, che però lo stesso presidente non aveva condiviso da subito. “Lo faremo con i gruppi parlamentari – aveva precisato Crocetta la scorsa settimana – , non con i partiti. Altrimenti sarebbe addirittura anticostituzionale”. E invece al summit spuntano Giampiero D’Alia da un lato e Giuseppe Lupo (che pure è deputato regionale) dall’altro. Non sono i soli perché una presenza di peso è quella di Giuseppe Lumia, in quota Megafono. Non mancano poi tutti i capigruppo della maggioranza: Baldo Gucciardi (Pd), Lino Leanza (Udc), Antonio Malafarina (capo dell’intergruppo Megafono) e Giuseppe Picciolo (Democratici e riformisti). Il governatore rilancia: “Porterò avanti il ‘metodo Crocetta’. Questo vuol dire confronto non solo con le forze di maggioranza bensì pure con le opposizioni”.

Intanto Pd e Udc incassano con soddisfazione il via libera ai summit settimanali. “C’è un clima positivo – sottolinea il segretario regionale dell’Udc Giampiero D’Alia – così si può fare parecchio. Abbiamo stabilito un metodo di lavoro secondo una prassi che avevamo richiesto, faremo questi incontri settimanali per discutere e fare il punto della situazione. Oggi abbiamo parlato delle Province, la settimana prossima affronteremo nel merito il tema del bilancio”. Il leader centrista apre quindi anche a Sel e ai montiani in vista delle prossime amministrative: “Non abbiamo preclusioni – sottolinea -, anzi siamo disposti a discutere con chi condivide i nostri contenuti ed il programma che mettiamo in campo”. Conferma l’approccio del centrosinistra lo stesso Crocetta, che però insiste sull’appartenenza territoriale delle singole scelte: “Devono essere i tavoli provinciali ad affrontare le alleanze sul territorio. L’augurio è che non si debba intervenire a Palermo per risolvere i problemi di Siracusa o di Catania”. Uno strumento utile a risolvere le controversie sono appunto le primarie, in favore delle quali si pronuncia Lupo e che D’Alia sdogana: “Non le escludiamo come metodo per scegliere i candidati, laddove non venga raggiunto un accordo fra i partiti”. Il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, parla della necessità “di un’alleanza larga fra le forze riformiste e moderate”. E quindi della forza di collante che possono fornire le primarie, mentre è esplicita l’apertura a Sel. “Esiste una sinergia forte fra i partiti che sostengono Crocetta – afferma Lupo -. Possiamo poi ampliare a Sinistra, ecologia e libertà, sotto questo punto di vista il via libera dato dall’Udc alle primarie è importante”.

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Spazio poi alle realtà specifiche, quelle metropolitane di Messina e Catania in primis. Proprio alle pendici dell’Etna si fa il nome di Marco Forzese, presidente della commissione Affari istituzionali in quota Democratici e riformisti per la Sicilia. La candidatura più forte, su cui i partiti di maggioranza sono pronti a convergere, resta quella di Enzo Bianco. Lupo però stoppa: “A Catania faremo un vertice con i partiti della coalizione e si deciderà insieme”. Il via libera a Bianco potrebbe giungere entro venerdì. A Messina invece l’Udc è pronta per le primarie. “Avranno regole diverse, visto che prevedono la presenza dell’Unione di centro”, sottolinea D’Alia. In campo andranno un candidato vicino a Genovese ed un altro vicino allo stesso D’Alia. A Ragusa in pole c’è Giovanni Cosentini, mentre a Siracusa il nome del centrista Edy Bandiera rimbalza in modo rumoroso.

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18 Marzo 2013, 16:40

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