La manovra slitta a settembre | Intanto partono i tagli alla politica

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27 Luglio 2011, 16:47

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Arrivano le prime conferme sul possibile slittamento della manovra di cui si è discusso fino a ieri in giunta. Il testo viene “posticipato” a settembre. Non c’è tempo sufficiente, infatti, per discutere un documento così complesso. Mancano infatti pochi giorni, prima della chiusura estiva dell’Ars, prevista per il 4 agosto. E la manovra dovrebbe prima essere “chiusa” in giunta, poi essere oggetto del vaglio prima della Commissione bilancio, quindi dell’Aula.

Così, il governo cambia rotta e si affida intanto a una “terapia leggera” e immediata, per poi dedicarsi alla manovra dopo l’estate. Lo conferma il capogruppo dell’Udc Giulia Adamo, presente all’incontro di oggi col presidente della Regione Lombardo: “Agiremo subito – ha detto – cercando di ottenere dei risparmi per via amministrativa. Il governo sta valutando una serie di interventi che riguarderanno innanzitutto i costi della politica, cioè consulenze, retribuzioni, auto blu. Una volta attuati questi interventi – ha aggiunto Giulia Adamo – il governo utilizzerà la pausa estiva per lavorare a una norma seria e incisiva da presentare a settembre”.

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Lombardo, quindi, avrebbe fatto propria la proposta del capogruppo del Pd Antonello Cracolici e condivisa dal resto della maggioranza, che ha suggerito di intervenire sui saldi di bilancio nel caso in cui ci siano minori entrate e quindi agire in via amministrativa.

Rispetto alle norme per lo sviluppo che il governo avrebbe voluto inserire nella manovra correttiva, Cracolici ha proposto di metterle all’interno della finanziaria 2012 chiedendo al governatore di presentarla a settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari. Per sopprerire alle minori entrate già per quest’anno dovute alla manovra del governo Berlusconi, l’esecutivo Lombardo potrebbe procedere attraverso l’assestamento di bilancio e il rendiconto.

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27 Luglio 2011, 16:47

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