“Vi racconto la cena | col mio amico Raffaele”

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16 Settembre 2009, 18:11

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Onorevole Mannino, ma è vero che lei e Raffaele Lombardo avete cenato insieme?
“Sì, che c’è di male? Siamo vecchi amici”.

Vecchi amici, vecchi navigatori, rotti a tutte le tempeste e le intemperie della politica. Calogero Maninnino e Raffaele Lombardo si sono visti a cena la settimana scorsa. Qualcuno l’aveva annunciato con giubilo, come il segno materiale della riconciliazione, della fine di un dissidio insanabile. Politica e cibo spesso si intersecano con successo. E le cenette intime valgono più di una conferenza dei capigruppo. Altri avevano smentito con forza. Sullo sfondo un possibile riavvicinamento tra Mpa e Udc. Potenza della tavola e dell’amicizia.
Ora, uno dei (due) commensali conferma. Mannino e Lombardo  effettivamente si incontrarono. E – mizzica! – parlarono. A lungo parlarono.

Onorevole Mannino, luogo della deliziosa riunione?
“Da Charme. Si mangia bene, sa?”.

E di che avete chiacchierato, se non siamo indiscreti?
“Dei problemi della Sicilia e dell’Italia. A Raffaele ho posto diverse e fermissime obiezioni”.

E’ finita a piatti in testa?
“Per nulla, lo ripeto: siamo amici. Raffaele è un uomo intelligente, che sa dialogare e tollerare il parere altrui, anche se avverso al suo”.

Lei che gli ha detto?
“Che non posso condividere le aggressioni all’Udc e soprattutto ai miei amici carissimi”.

Avete fatto la pace?
“Sul piano personale non c’è nulla. Per il discorso politico, la faccenda si complica”.

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Perché?
“Ricucire è difficile. E’ necessario che si spenga il fuoco, che si plachino gli animi, che si recuperi il senso di un rapporto dialettico civile”.

Altrimenti, senza l’Udc?
“Lombardo magari durerà, ma si logorerà. E logorerà la Sicilia”.

Lei auspica un ritorno alla concordia?
“Nell’interesse di tutti. C’è stato uno strappo evidente. Eppure,  i nodi sono tutti lì: il federalismo, il governo Berlusconi, la Lega”.

E poi?
“Ho consigliato a Raffaele di chiarire con Saverio (Romano) e con Totò (Cuffaro)”.

Cosa avete mangiato, vitello grasso?
“Pescespada mi pare”.

Lombardo le ha fatto assaggiare un po’ della sua porzione?
“Per piacere, non ricominciamo con la favola dei tic…”.

Ha assaggiato o no?
“No”.

(Riproduzione riservata)

Pubblicato il

16 Settembre 2009, 18:11

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