Via alla 46esima edizione | de Le Verghiane

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13 Agosto 2018, 11:26

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VIZZINI. Le verghiane è un ciclo di teatro di strada e di piazza in onore dello scrittore, poeta, fotografo e drammaturgo, Giovanni Verga, giunte nel 2018 alla quarantaseiesima edizione. Ogni anno la manifestazione, organizzata dal Comune di Vizzini e da Confimed, genera un percorso di lettura a sé stante, che ambisce a garantire freschezza interpretativa, inserendo nuovi tasselli nelle pieghe dell’opera del maestro del Verismo. Tutto ciò nel solco di quel grande innovatore che fu Alfredo Mazzone, il quale ridusse teatralmente alcune novelle e le fece rappresentare nelle cornici reali che ispirarono lo scrittore.

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Il programma dell’anno in corso si divide in quattro macro sezioni: Actor in fabula, Visus, Musicum e Corpus. La direzione artistica di Giuditta Godano ha così inteso aprire la città alla stregua di un palcoscenico multidisciplinare, tecnologico, tradizionale e poetico. Dalle più classiche letture e drammatizzazioni delle novelle – con un focus aperto sulle ‘Voci di donna’ -, al Verga cosiddetto psicologico, dei romanzi giovanili, letto e messo in scena da Ornella Giusto, Ninni Bruschetta, Donatella Finocchiaro e David Coco; fino a Disìo, Cumanìa e Sicula: tre progetti d’arte contemporanea fra visioni, azioni e urbanità, curati da Luca Scandura, con opere di Calusca, Claudio Cavallaro, Tamara Marino e Simon Troger. Non mancherà un momento di incanto e leggerezza, con Francesco Scimemi e il suo Magicomio, né la danza contemporanea forte di una rilettura dei personaggi femminili di Santuzza, Lola e ‘gna Nunzia, a cura di Enrico Musmeci, soggetto e quadri scenici di Francesco Musmeci, seguito dal videomapping di Dalila D’Amico e Michele Accardo, proiettato sulla ‘pelle’ della facciata della chiesa di Santa Teresa. La Cavalleria Rusticana sarà interpretata da Francesca Tiburzi, soprano dal colore e timbrica veriste, che duetterà insieme ad Angelo Villari, tenore potente diretto da grandi maestri nei più prestigiosi teatri del mondo. Per attraversare con uno dei sensi cari alla tradizione mediterranea anche l’area del ‘gusto’, percorrendo un insolito Verga a tavola e invitando i ristoratori locali a redigere un menù estrapolato dalle novelle e dai romanzi della ‘Vita nei campi’. Infine, l’allestimento dei più bei balconi della città di Vizzini, affinché già il colpo d’occhio renda merito al culto dell’accoglienza e di quell’intimità che solo a pochi si svela, come la buona letteratura.

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13 Agosto 2018, 11:26

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