Via Basile, stop al distributore |“Concessione edilizia scaduta”

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25 Marzo 2013, 14:02

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PALERMO – Un’intera area verde rischia di essere rasa al suolo a causa della costruzione di un distributore di carburanti. Dopo la protesta delle scorse settimane, questa mattina, è tornato infuocato il clima tra i civici 202 e 204, di via Ernesto Basile: i residenti, infatti, hanno presidiato la zona per chiedere la revoca del provvedimento di edificazione della pompa di benzina, a pochi metri dalle loro abitazioni. La richiesta di sospensione del progetto era già stata inoltrata, all’assessorato Attività Produttive del comune di Palermo. A seguito del sopralluogo effettuato, nel corso di queste ore, dalla polizia municipale i lavori sono stati sospesi in attesa di un controllo serrato sulle procedure effettuate da parte della ditta edile.

Una prima vittoria per le famiglie, che avevano chiesto a gran voce la verifica del progetto e ne hanno atteso, in queste ore, la revoca. “Chiediamo una verifica a trecentosessanta gradi delle condizioni di attuazione del provvedimento – ha affermato con veemenza una residente del civico 202 –. Questa mattina, è già intervenuta la polizia giudiziaria per un primo sopralluogo. Si tratta di un problema di sicurezza e di salute per i cittadini, non comprendiamo come sia stato possibile autorizzare l’impianto proprio davanti a delle abitazioni private”. Presenti al sit-in di protesta anche il presidente della IV circoscrizione Silvio Moncada e il consigliere comunale Fabrizio Ferrara che, nei giorni scorsi, hanno richiesto la sospensione in autotutela della realizzazione dell’impianto.

“I termini per l’inizio dei lavori sono scaduti già da parecchi mesi, quindi, il cantiere non può essere installato – ha assicurato Silvio Moncada, presidente della Quarta circoscrizione –. Riteniamo che non ci siano le condizioni per installare un impianto di carburante in quest’area a ridosso delle abitazioni. Non vengono, inoltre, garantiti gli standard minimi di sicurezza per il fatto che ci troviamo in un’arteria molto trafficata come via Basile”.

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A fargli eco è intervenuto Fabrizio Ferrara: “Oggi è importante porre un freno ai lavori, l’autorizzazione è già scaduta il 30 settembre nonostante la ditta abbia dichiarato di aver iniziato l’edificazione della pompa. Dopo l’ufficialità da parte della polizia municipale attendiamo, adesso, di poter verificare la correttezza del percorso e stabilire se ci siano state delle anomalie nella concessione delle autorizzazzioni”.

Le famiglie tengono a precisare che nei condomini abitano persone con gravi disabilità che necessitano del supporto dei servizi sanitari e, la creazione della pompa renderebbe difficile il normale svolgimento del trasporto: “Non si verificherebbe soltanto un danno ambientale ma anche un ingente danno igienico e sociale – ha affermato una residente di via Basile – ci sono delle persone anziane cardiopatiche ma soprattutto bambini disabili e questo è l’unico percorso disponibile per poter uscire dalle loro abitazioni”.

“Ho chiamato telefonicamente l’assessore Di Marco, il responsabile del Suap ed il vice comandante dei vigili urbani affinché si bloccasse l’inizio dei lavori, dichiara il Presidente della Seconda commissione, Paolo Caracausi – e grazie all’intervento tempestivo della Polizia giudiziaria siamo riusciti a portare a casa il primo risultato. Abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di convocare urgentemente una riunione con tutte le parti interessati affinché si arrivi alla revoca dell’autorizzazione. Riteniamo che l’area non è idonea ad ospitare un rifornimento di carburanti per una serie di motivi e pertanto abbiamo bisogno di capire se tutte le autorizzazioni siano regolari e se non ci siano dei vizi e/o omissioni”.

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25 Marzo 2013, 14:02

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