02 Luglio 2020, 10:13
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CATANIA – La via barocca, patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, tra inciviltà e posteggiatori abusivi. Via crociferi, tra le più belle e suggestive di Catania, sembra non avere pace. L’area pedonale pare sia tale solo sulla carta, come denunciano alcuni esercenti, oltre al presidente del primo municipio, Paolo Fasanaro.
«La situazione è diventata insostenibile», racconta un’esercente di Via Crociferi Giorgia Proto. «Più volte mi è stato impossibile accedere alla mia bottega perché una macchina era posteggiata di fronte alla porta d’ingresso. A poco sono valse le segnalazioni ai vigili urbani ai quali non si può chiedere il presidio fisso per sanzionare chi non rispetta le norme stradali e viola senza il minimo imbarazzo quei principi che dovrebbero essere alla base della legalità».
«Via Crociferi sembra essere abbandonata, e poco c’entra la condizione emergenziale sanitaria ancora in corso», ribadisce un’altra esercente di via Crociferi, Giorgia L’Episcopo. «Solo dopo le segnalazioni riportate al Presidente del I Municipio, Paolo Fasanaro, Dusty ha provveduto alla pulizia della strada. I problemi di fondo per riuscire noi esercenti a rivitalizzare Via Crociferi purtroppo restano. Per questo, attraverso il Comitato di Via Crociferi abbiamo presentato un’istanza al presidente Fasanaro per valutare insieme una possibile soluzione permanente».
Il Comitato, attraverso una raccolta firme ampiamente partecipata, ha infatti richiesto il posizionamento di una fioriera su via Sant’Elena per bloccare il passaggio delle vetture su Via Crociferi e consentire l’accesso di carico e scarico merci da via di Sangiuliano fino a via Cerami dalle ore 14,00 alle ore 16,00 e dalle ore 24,00 alle ore 9,00, oltre ai veicoli autorizzati e di emergenza.
«Una volta ricevuta l’istanza ho girato la proposta agli uffici di competenza per valutarne la fattibilità», rassicura il presidente Paolo Fasanaro. «A volte, le soluzioni migliori sono anche le più semplici – continua il Presidente – e, se consideriamo le poche risorse a nostra disposizione unitamente al dovere civico, morale e istituzionale di salvaguardare un’arteria del nostro Centro Storico che il mondo intero ci invidia, ritengo che il tentativo possa essere funzionale per tutelare dal degrado questo nostro tesoro da preservare con ogni strumento».
FOTO SIVIAGGIA
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02 Luglio 2020, 10:13