19 Luglio 2017, 06:00
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PALERMO – Un quarto di secolo dopo, Palermo ricorderà oggi Paolo Borsellino, Claudio Traina, Agostino Catalano, Walter Cosina, Emanuela Loi e Vincenzo Li Muli, trucidati dalla mafia in via D’Amelio il 19 luglio del 1992. Una strage che per lunghi anni non ha ottenuto giustizia e ha visto un alternarsi di processi tra panzane di pentiti, inquietanti depistaggi e clamorose ingiustizie. Uno scempio a cui nelle aule di giustizia di Caltanissetta e Catania si è tentato di porre rimedio con due sentenze arrivate negli ultimi mesi. Una svolta dopo gli ergastoli comminati nel 2011 a quanti erano stati tirati in ballo dalle false accuse del pentito Scarantino a cui la giustizia aveva creduto. “Oggi ricordare per noi vuol dire pretendere quella verità che riteniamo essere stata allontanata se non evitata da 25 anni di buchi neri e grossissime lacune riscontrabili in campo investigativo e in campo processuale”, ha dichiarato di recente a Sandro Ruotolo Fiammetta Borsellino, una delle figlie del magistrato. “Ci sono gli elementi per ritenere che con molta probabilità assieme agli uomini di Cosa nostra abbiano agito anche altri soggetti appartenenti ad altri ambienti”, ha detto l’altroieri in un evento pubblico per ricordare Borsellino il magistrato Nino Di Matteo.
Memoria e sete di verità, insomma, vanno insieme quando si parla di via D’Amelio, una delle pagine più oscure e misteriose della storia repubblicana. Ma accanto a questo, c’è anche, nel ricordare Borsellino, la consapevolezza che la guerra combattuta contro quella mafia non si è chiusa con una sconfitta. “Certo, molto resta ancora da fare. E però dobbiamo anche guardare indietro e vedere quanto, a un prezzo spesso troppo alto, sia stato fatto”, ha scritto sul Corriere della Sera l’attuale procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone.
E così oggi, in questo venticinquesimo anniversario della strage, la memoria si muoverà sui sentieri di quanto fatto e di quanto resta da fare, tra ricordo e desiderio di giustizia.
Numerosi gli appuntamenti in programma oggi a Palermo. Stasera ci sarà la tradizionale fiaccolata che si terrà alle 20.30 con partenza da piazza Vittorio Veneto. La fiaccolata attraverserà via Libertà, via Autonomia Siciliana e arriverà in via D’Amelio dove verrà deposto un tricolore e intonato l’inno nazionale. Un corteo silenzioso nel rispetto della sobrietà che contraddistinse in vita Paolo Borsellino.
In città tornerà anche la Commissione parlamentare antimafia per una due giorni di iniziative. I parlamentari parteciperanno anche alla commemorazione degli agenti trucidati nella strage, prevista presso la Caserma Lungaro.
Le Agende rosse in mattinata organizzano “l’acchianata” a Castello Utveggio e due dibattiti in via D’Amelio nel pomeriggio.
Borsellino sarà ricordato anche in tv. Stasera ci saranno una docu-fiction su RaiUno e poi dirette (Rainews 24) dalle manifestazioni dedicate a Borsellino e anche speciali sui telegiornali. La docu-fiction “Paolo Borsellino – Adesso tocca a me” ricostruirà i 57 giorni più difficili, quelli trascorsi tra la strage di Capaci e la domenica pomeriggio in cui un’autobomba esplose in via D’Amelio.
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19 Luglio 2017, 06:00