18 Luglio 2010, 07:16
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Via D’Amelio è sempre costeggiata da macchine, alcune ordinate altre posteggiate in maniera anche comica, volendo. Eppure quelle auto sembrano avere un ruolo, proteggere il marciapiede, fungere da supporto, a volte. Un giorno una macchina ha preservato il femore del signor M. . Lui che esce di casa sempre a piedi perché è ambientalista, quel giorno sovrappensiero, stava per inciampare. Grazie ad un auto parcheggiata ha fatto in tempo a mettere le mani avanti appoggiandosi ad essa.
Brulicante di auto e affiancata dai palazzi, Via Mariano D’Amelio ha anche un’anima verde rappresentata dalle villette verdeggianti. In fondo alla via c’è un’enorme bouganville , rampicante molto vigorosa, che presenta foglie di colore verde scuro e tomentose e fiori, circondati da brattee viola-porpora, che sbocciano riuniti in infiorescenze pendule a pannocchia. E’ cespugliosa, adatta a ricoprire muri, pergolati e graticci, buona a creare ombra, sotto cui trovare ristoro.
Quella bouganville si prende spontaneamente un posto nell’urbanistica ambientale. Teresa anche se ha 8 anni, sembra saperlo, certo mangia troppe caramelle e ha mal di denti, ma è molto sensibile e capisce l’importanza di certe cose. Sua madre la sta portando in farmacia ma non trova posto così lascia l’auto in doppia fila. In quel momento Gigi sta scendendo le scale velocemente, deve raggiungere l’autoricambi di fronte casa sua, in Via D’Amelio. Gli viene da ridere. Lui che non vorrebbe mai guardarsi indietro deve acquistare lo specchietto retrovisore. Qualcuno ha tamponato la sua Fiat Croma , dalla cucina dove ama sperimentare i suoi piatti vegetariani, ha sentito il rumore, ma non ha fatto in tempo a vedere chi è stato. Anche Alberto che sta di fronte ha sentito il rumore, lui che abita nel pianterreno, ha visto un ragazzino andarsene, la sua memoria fotografica gli ha permesso anche di memorizzare il numero di targa ma non conosce Gigi perché avrebbe dovuto denunciare uno sconosciuto a favore di un altro sconosciuto? Meglio riabbassare la testa tra i suoi fogli, sul romanzo che sta scrivendo. E’ via D’Amelio, attraversata in un giorno qualunque.
Ma questi sono giorni speciali, si commemora Paolo Borsellino con la sua scorta e Palermo ritrova un’anima. Speciale. Qui viene un fiume di persone grande o piccolo, ognuna con un’identità, una sensibilità che lascia scivolare nella collettività per migliorarla, per imparare da essa. Per testimoniare che Teresa può aiutare Alberto a concludere il suo romanzo insegnandogli ad annusare i fiori della boungaville , guardando il mondo da un altro punto di vista. E Alberto può aiutare Gigi a trovare chi gli ha danneggiato la macchina. E il signor M. dovrà reggersi da solo sulle sue gambe, perché di macchine – il 19 luglio – in via D’Amelio non ce ne sono. Il 19 luglio via D’Amelio è diversa. Può bastare per rendere diverso tutto il resto, per raccontare che non è finito tutto?
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18 Luglio 2010, 07:16