03 Dicembre 2014, 20:06
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CATANIA – L’Amministrazione comunale, dopo che il Tar ha annullato il provvedimento cautelare con cui si sospendeva l’ordinanza di sgombero firmata dal Sindaco di Catania, sta lavorando a una soluzione che prevede un accordo con l’Istituto autonomo case popolari per risolvere il problema degli abitanti dell’edificio pericolante di via Furnari. Se ne è parlato nel Palazzo degli elefanti durante un incontro al quale erano presenti, oltre al capo di Gabinetto Massimo Rosso, incaricato dal Sindaco di seguire la questione, anche gli assessori ai Lavori pubblici Luigi Bosco e al Welfare Fiorentino Trojano, e il direttore generale dell’Iacp Calogero Ponturo.
“Fin dalla metà di agosto – ha spiegato il capo di Gabinetto Massimo Rosso – stiamo valutando tutte le possibili soluzioni. Con i responsabili dell’Iacp, che hanno avviato delle accurate ricognizioni dalle quali abbiamo tratto risultati interessanti, potremmo concretizzare in tempi brevissimi una convenzione che consenta di offrire temporaneamente alloggio agli abitanti del plesso, una cinquantina di persone”.
“Il sindaco Bianco – ha aggiunto Rosso – ci ha dato mandato di fronteggiare quest’emergenza in tempi rapidissimi e stiamo lavorando su un ventaglio di ipotesi sia per quanto riguarda la tipologia degliappartamenti, sia per quanto riguarda la durata della permanenza. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di limitare al massimo il disagio di queste famiglie. Seguiremo dunque costantemente la vicenda per trovare le soluzioni più idonee, stando vicini e dando ogni tipo di supporto a ciascuna di queste famiglie. Ci rendiamo conto delle difficoltà e percorreremo tutte le strade possibili per ridurle al minimo. Ma va tenuto conto dell’emergenza: l’unica cosa che non possiamo fare è pensare di far correre rischi a tutti loro”.
“Mentre altri – ha commentato l’assessore Trojano – si lanciano in criminali esercizi di demagogia, l’Amministrazione continua a lavorare alla ricerca di soluzioni che non mettano in pericolo la vita di alcuno. Consideriamo gravissimo che la disperazione di chi vive in una casa pericolante possa essere cavalcata a scopi politici”.
Nell’agosto scorso, dopo la sospensione del Tar, le condizioni di pericolosità dell’edificio di via Furnari 31 che avevano portato all’emissione dell’ordinanza sindacale erano state confermate in un verbale stilato al termine di un sopralluogo effettuato dai tecnici del Genio civile, dei Vigili del fuoco e dell’Asp. Secondo il parere degli esperti – accompagnati dai tecnici del servizio Pubblica incolumità del Comune di Catania – l’edificio era inagibile.
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03 Dicembre 2014, 20:06