Via libera al Piano casa | Ecco cosa prevede

di

10 Marzo 2010, 00:01

2 min di lettura

Ce l’hanno fatta.  Dopo un percorso non sempre liscio, l’Assemblea regionale siciliana ha dato il via libera definitivo al Piano casa: il provvedimento sostenuto da Mpa, Pdl-Sicilia e Pd, ha ottenuto in Aula 54 voti a favore e 9 contrari (12 gli astenuti). La legge disciplina gli ampliamenti degli edifici esistenti consentendo nuovi volumi. Sono ampliabili solo gli edifici ultimati entro il 31 dicembre 2009 e aventi una volumetria non superiore a 1000 metri cubi. Occorre che si tratti di edifici legittimamente costruiti, con esclusione, quindi, di immobili che hanno usufruito di condono edilizio, ed in regola con il titolo abitativo e con il pagamento delle tasse sugli immobili. Per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente sarà possibile demolire e ricostruire edifici residenziali, ultimati entro il 31 dicembre 2009, anch’essi in regola con il titolo abitativo e con il pagamento delle tasse sugli immobili. Gli interventi sono praticabili attraverso aumenti fino al 25 per cento del volume esistente, utilizzando tecniche costruttive di bioedilizia. Il limite è incrementato del 10 per cento fino ad un massimo del 35 per cento qualora siano adottate tecniche costruttive che utilizzano fonti di energie rinnovabili. E’ inoltre possibile ricostruire il medesimo edificio su di un’area diversa, sempre all’interno della stessa area di proprietà, purché la superficie originariamente occupata dal primo fabbricato demolito sia destinata a verde privato o a parcheggi a servizio dell’immobile. E’ inoltre consentita la costruzione di uno o più piani interrati destinati a parcheggio, a condizione però della cessione gratuita al Comune di superfici destinate a verde pubblico anche attrezzato. Negli edifici diversi dall’abitazione sono consentiti interventi di ampliamento entro il limite del 15 per cento della superficie coperta, comunque non superiore a 400 metri quadri. In tali fattispecie sono  consentiti interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento del 25 per cento della superficie coperta. Il limite del 25 è incrementabile del 10 per cento qualora siano utilizzate fonti di energia rinnovabile che consentano l’autonomia energetica dell’edificio. Da tale tipologia di interventi sono esclusi gli edifici alberghieri, turistico – ricettivi e commerciali, ed in ogni caso dovranno ricadere in aree classificate dagli strumenti urbanistici generali come zone industriali.

Articoli Correlati

“La legge sul piano casa approvata dal nostro Parlamento, è una riforma importantissima ed enormemente attesa, che servirà alla Sicilia per rimettere in moto l’edilizia, un settore importante che da lavoro a migliaia di persone nell’isola. Siamo stati attenti a fare in modo che la ripresa produttiva delle imprese di costruzione, ferma da tempo, fosse ben regolamentata: la legge, infatti,contribuirà a migliorare il nostro patrimonio edilizio. La norma, dunque, ottiene un doppio obiettivo: da un lato la riqualificazione degli immobili, anche per migliorarne la sicurezza da un punto di vista geologico; dall’altro permettere l’attivazione di investimenti privati che contribuiranno a far ripartire la nostra economia”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, dopo il varo da parte dell’Ars del Piano casa. “Il polemico atteggiamento di vari settori dell’aula sulla legge – ha proseguito il presidente – non ha trovato alla fine concreti riscontri e validi motivi, e la sua approvazione ne è la prova”.

Pubblicato il

10 Marzo 2010, 00:01

Condividi sui social