06 Settembre 2013, 10:56
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PALERMO – Strada chiusa alle auto, traffico in tilt e disagi per commercianti e residenti di via Maqueda. Dopo il crollo del tetto del Collegio San Rocco dello scorso 19 agosto e i conseguenti lavori di rimozione delle macerie, sono partiti da un paio di giorni i lavori per la messa in sicurezza della parte restante della copertura che hanno reso necessaria la chiusura alle auto di via Maqueda, nel tratto tra la via Ugo Antonio Amico fino alla via Bandiera, che rimarrà inaccessibile per 30 giorni. Transenne anche in piazza Verdi all’incrocio con la via Cavour, dove la circolazione è stata deviata per evitare ingorghi all’altezza del mercato di Sant’Agostino e via Bandiera. Il transito è consentito solo ai residenti e a tutti i commercianti che dovranno raggiungere i propri punti vendita. Gli automobilisti si dovranno abituare, dunque, ai nuovi sensi di marcia di via dei Candelai, tra via Maqueda e vicolo Torricelli e potranno circolare a doppio senso in piazza Sant’Onofrio e via Panneria.
I disagi non sono solo per gli automobilisti, però. Facendo un giro per l’asse interessato dalla chiusura al traffico si registrano i malumori dei commercianti che negli ultimi giorni hanno registrato un notevole calo delle vendite. “La polizia municipale interviene per impedire anche il passaggio dei motociclisti sui marciapiedi. Ma questo è il male minore – racconta Maria Cappello, titolare di un negozio di pelletteria -. Mi appello al sindaco nella speranza che possa sospendere la sosta a pagamento in questa zona almeno nel periodo in cui ci saranno i lavori, proprio per permettere ai nostri clienti di parcheggiare”. Non va meglio per altri commercianti della zona. “I clienti senza la possibilità di arrivare in auto non si fermano – dice Gino Patricolo, titolare di un bar -. Possiamo anche chiudere, basta osservare l’affluenza che c’è in strada”. “Siamo completamente isolati e i nostri affari ne stanno risentendo notevolmente – dichiara Salvatore Oldo, titolare di un negozio di abbigliamento -. Gli incassi hanno subito un calo drammatico e i clienti per evitare gli ingorghi vanno a fare i loro acquisti da tutt’altra parte”.
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06 Settembre 2013, 10:56