28 Maggio 2024, 12:12
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PALERMO- Piero e Laura se ne vanno con amore. Circondati dall’amore di chi li ha conosciuti, nel giorno dei funerali. Protetti dall’amore dei loro splendidi figli. La tragedia di via Notarbartolo, l’omicidio-suicidio di cui sono state piene le cronache, sembra una vibrazione surreale e lontana, che non appartiene al presente. Qui, nella chiesa di piazza Europa, ‘Nostra Signora delle Nazioni’, è l’amore che vince.
Laura Lupo e Piero Delia se ne vanno con amore, entrambi, fra le panche gremite, lacrime e occhi lucidi. Erano persone meravigliose, ripetono tutti. Ci viene chiesto, con garbo, di non scattare foto ai feretri. Una richiesta a cui aderire con rispettoso affetto. Rispetto per un dolore atroce che è stato circondato dal fumo di troppo chiacchiericcio postumo.
Affetto per i ragazzi, sorella e fratello, che in prima fila si abbracciano. Sono un simbolo di compostezza e dignità, nonostante il meteorite che è piombato da un cielo ignoto.
Dice don Felice Lupo, il celebrante, nel corso di un’omelia memorabile, per sensibilità e vicinanza: “Questo deve essere il momento della serenità. Ci sono parole che, senza volerlo, finiscono per ferire ulteriormente e sono mancanza di rispetto verso le persone. A nessuno di noi è permesso giudicare nessuno”.
L’ultimo saluto è dei figli, dal pulpito, con una lettera. Una dolce e valorosa carezza in tanto soffrire. E sono ancora lacrime. Nessuno giudichi quello che non sa. Piero e Laura se ne vanno con amore. Questo è il finale che conta.
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28 Maggio 2024, 12:12