19 Novembre 2010, 12:51
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Il “tappo” di via Perpignano è saltato. Da questa mattina gli operai del Comune e dell’Amat stanno lavorando per chiudere l’incrocio con via Regione Siciliana. Avrebbero dovuto iniziare ieri, ma un gruppo di manifestanti, costituito dai residenti della zona, avevano presidiato il tratto, impedendo l’installazione di alcune transenne. Stamattina però nessuno è venuto ad impedire il blocco della strada, e entro oggi dovrebbero concludersi i lavori. Ai lati della strada, tra i passanti, non sono comunque mancate le polemiche. I residenti della zona Perpignano alta infatti si sentono isolati: per arrivare dall’altro lato della città le vie da percorrere adesso sono via Pitrè e via Leonardo Da Vinci, dove molti questa mattina sono rimasti imbottigliati nel traffico.
“Ho impiegato un’ora oggi – racconta una residente – . Chi me li dà i soldi per la benzina? Chi ha fatto questo provvedimento si dovrebbe solo vergognare”. Il probelma traffico, secondo loro, sarebbe da risolvere in altri nodi: “Mettere un semaforo in corso Calatafimi per esempio?” oppure “Intervenire prima al Motel Agip per poi prendere altri eventuali provvedimenti?”. “Quello che viene fatto è incivile – si sfoga un fioraio con una vigilessa – si sono dimenticati che qua c’è un rione popolato . Ccredo che per prendere certi provvedimenti occorra prima dialogare per vedere quello che pensa la gente”.
“L’amministrazione si è messa a disposizione dei cittadini per apportare tutti i correttivi del caso” ha detto l’ingengere dell’Ufficio Traffico Marco Ciralli, che considera questo provvedmento utile a tutti i palermitani: “Attraversando lo svincolo Calatafimi e lo svincolo Einstein – conclude – ci vorrà meno tempo, quando tutto sarà a regime”. “Per adesso non si vedono più code da un lato all’altro di via Perpignano” osserva Antony Passalacqua dell’associaizone Mobilita Palermo. “Abbiamo cronometrato il tempo che si impiega da lato valle della via per raggiungere il monte, attraversando via Regione Siciliana, e siamo arrivati a 37 minuti. La prossima settimana – conclude – monitoreremo i nuovi tempi di percorrenza per fare un confronto”.
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19 Novembre 2010, 12:51