06 Agosto 2009, 10:26
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Chi è Gaml Fawzl? E’ questa la domanda che il sindaco Cammarata, dal suo nuovo ufficio all’Amia, si è posto. Perché a suo nome ci sono due mandati di pagamento – uno da 150 mila euro e un altro da 178 mila euro – tanto simili da essere doppioni. La causale? “Anticipo per il ritiro della licenza a operare”. Per capire la vicenda bisogna andare indietro di qualche anno, quando l’Amia voleva concorrere a gestire la raccolta rifiuti negli Emirati Arabi Uniti.
Fra il 2005 e il 2006 l’Amia è stata in missione ad Abu Dhabi. Uno scaldalo visto che i dirigenti si spostavano fra alberghi di lusso, cene e viaggi che costavano migliaia e migliaia di euro, tutti a gravare il già pesante bilancio della ex municipalizzata per l’ambiente. Fra le pieghe di questi documenti ecco il mandato di pagamento – firmato da Orazio Colimberti e Vincenzo Galioto, ex direttore generale ed ex presidente dell’Amia – a favore di Gaml Fawzl. Si tratterebbe di una sorta di intermediario e la cifra sembrerebbe destinata a pagare tasse e cauzioni per consentire all’azienda di operare negli Emirati.
Ed ecco il secondo mandato, da 178 mila euro, intestato alla stessa persona per la stessa causa. Stesso mandato, stessi firmatari, anche se loro non ne sanno niente, anzi, le loro firme risulterebbero apocrife. A questo punto, raccolti tutti i documenti, Cammarata ha deciso di presentare un esposto alla procura di Palermo contro ignoti. Una relazione con 136 allegati e un documento sull’indagine interna.
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06 Agosto 2009, 10:26