Video con bimbi violentati e torturati |Scambio di file con E-mule: 3 arresti

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12 Aprile 2014, 09:25

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CATANIA – Non bastavano gli abusi sessuali. I bimbi, quasi neonati, sono anche torturati. Sono le scene aberranti a cui hanno dovuto assistere gli investigatori della polizia postale di Catania durante l’operazione Nightbook che ha portato a scoperchiare un “mercato” di scambi virtuali di video e file pedo-pornografico che coinvolge tutto lo stivale.

Gli agenti hanno lavorato sotto copertura, autorizzati dalla Procura di Catania, per un’attività di contrasto più ampia che riguarda “la divulgazione di materiale pedo-pornografico su Internet tramite il programma peer-to-peer denominato E-mule”. L’indagine ha portato a iscrivere nel registro degli indagati 25 soggetti che “acquisivano e diffondevano sulla rete internet video di pornografia minorile, con abusi sessuali in pregiudizio di bambini di età infantile, spesso con torture alle vittime, utilizzando il citato software di file sharing”.

L’inchiesta, coordinata dal pool antipedofilia della Procura diretto dal pm Marisa Scavo, ha fatto scattare le manette anche a tre persone: a Messina è stato arrestato un pensionato di 64 anni, a Prato un impiegato di 41 anni e  a Napoli un operaio di 44 anni. Le accuse sono detenzione e divulgazione di video pedo-pornografici mediante la rete internet.

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La Procura ha disposto numerose perquisizioni domiciliari in diverse città italiane: Messina, Napoli, Teramo, Roma, Bologna, Cagliari, Venezia, Modena, Prato, Grosseto, Pisa, Milano, Bergamo, Varese, Brescia, Genova, Torino e Trieste. Nei computer degli arrestati sono stati trovati oltre 20.000 file (video e immagini) pedo-pornografici. In totale sono stati sequestrati 65 hard disk, 20 notebook, 2 tablet, 8 smartphone, oltre 100 pen drive e numerosi supporti ottici.

 

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12 Aprile 2014, 09:25

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