VideoMediterraneo, protesta |dei dipendenti senza stipendio

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15 Ottobre 2012, 17:17

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Cielo plumbeo per gli operatori dell’informazione in provincia di Ragusa. La grave crisi economica, che sta colpendo tutti i settori produttivi, ha calato la sua mannaia su decine di giornalisti e operatori che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Ormai da mesi senza stipendio e senza più prospettive per il futuro molti di loro hanno deciso di organizzare, di concerto con i sindacati, decise azioni di protesta.

In particolare, nel già asfittico quadro del giornalismo ibleo, è la vertenza dello storico gruppo “VideoMediterraneo” a tenere banco. Lo scorso 12 ottobre i dipendenti dell’emittente hanno scioperato in blocco, dinanzi alla sede modicana, per il mancato pagamento di numerose mensilità.

L’editore, Carmelo Carpentieri, a fronte delle contrazioni dei finanziamenti pubblici per l’editoria ha manifestato l’intenzione di applicare un drastico piano di rientro. Circa ventidue lavoratori, i quali attendono ancora lo stipendio in alcuni casi da più di otto mesi, rischiano il proprio posto di lavoro.

I sindacati sono subito intervenuti a sostegno dei lavoratori, i quali in questi mesi hanno continuato, pur senza stipendio, a lavorare con il consueto impegno e professionalità. I tg si sono ridotti, i programmi di approfondimento sono scomparsi e la qualità del palinsesto si è abbassata. “Stranizza – affermano dalla Cgil – che un imprenditore come Carmelo Carpentieri non sia nelle condizioni di disporre di centomila euro per dare ristoro ai lavoratori”.

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Il sindacato chiede un confronto con l’editore che porti da un lato a un processo di ristrutturazione dell’azienda, ma che dall’altro eviti la mannaia dei licenziamenti. Il segretario dell’Assostampa iblea Gianni Molé è vicino ai dipendenti di VideoMediterrano e ha invocato un tavolo di concertazione in prefettura tra l’editore e i sindacati per individuare nuove soluzioni.

Stessa situazione di profonda crisi si vive nell’emittente VideoUno, nata da una costola di VideoMediterraneo. L’editore è Grazia Carpentieri, nipote dell’editore della rete modicana. Sono undici le persone, tra giornalisti e operatori, che dovranno restare a casa. Visto che l’azienda ha meno di quindici unità non scatteranno gli obblighi di concertazione sindacale e già da gennario scorso i dipendenti erano in cassa integrazione al 50% e molti non ricevono lo stipendio da marzo.

A portare solidarietà ai lavoratori dell’informazione anche il coordinatore provinciale dell’IdV Gianni Iacono, il quale in una nota ha affermato che “ é triste apprendere dalla stampa che una delle emittenti locali di punta della nostra provincia versa in una condizione economica tale da non riuscire a pagare gli stipendi al personale giornalistico e tecnico. Apprendo con preoccupazione che questa situazione si sta allargando ad altre emittenti che pagano sulla propria pelle una crisi economica senza precedenti e che diventa ancora più drammatica quando va a colpire il settore dell’informazione, elemento imprescindibile per il corretto funzionamento della democrazia.”

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15 Ottobre 2012, 17:17

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