02 Aprile 2013, 21:26
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MARSALA (TRAPANI) – “Avevo chiesto al 113 l’autorizzazione a trattenere la piccola che mi sembrava somigliare a Denise, ma mi fu negata. Se fossi stato certo, comunque, che si trattava di quella scomparsa, l’avrei sicuramente bloccata”. Ad affermarlo, davanti il Tribunale di Marsala, nel processo per il sequestro della bambina sparita da Mazara del Vallo (Trapani) il primo settembre 2004, è stato Felice Grieco, 43 anni, la guardia giurata che il 18 ottobre 2004, a Milano, vide e filmò con il suo telefonino una bimba che gli sembrò somigliante a quella scomparsa da Mazara. Il teste, citato dalla difesa dell’imputata Jessica Pulizzi, ha inoltre dichiarato: “Sapevo del sequestro di Denise Pipitone dal programma televisivo ‘Chi l’ha visto?’ e in tv avevo visto la sua foto. Il 18 ottobre 2004 ero in servizio davanti la banca Mps in via Ettore Ponti. C’erano zingari che suonavano la fisarmonica e disturbavano. Tre adulti, un uomo e due donne, e due bambini, un maschio e una femmina. Accompagnai il bambino che suonava dietro l’angolo e qui c’era una bambina seduta a terra che chiedeva l’elemosina. Le chiesi se voleva qualcosa da mangiare, lei mi rispose: ‘la pizza’. Vidi che aveva un segno sulla guancia, non so se era sporco o una piccola cicatrice sotto l’occhio”. Senza farsi notare, la guardia giurata telefonò alla polizia.
“La zingara, però – ha spiegato Grieco – cominciò a innervosirsi, prese la bambina per un braccio e si allontanò con gli altri zingari che erano nella zona. La polizia arrivò mezz’ora dopo”. Alla possibilità di un sequestro da parte degli zingari non crede, però, la parte civile. “Nulla ha mai confermato che la bambina filmata a Milano fosse Denise” sostiene, infatti, l’avvocato Giacomo Frazzitta, che assiste Piera Maggio, madre della bambina scomparsa. La prossima udienza si terrà il 16 aprile. Verranno citati altri testi della difesa.
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02 Aprile 2013, 21:26