21 Giugno 2016, 15:54
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PALERMO – Investì una vigilessa, morta dopo due settimane d’agonia, ma non sarà processato per omicidio colposo. Il giudice per l’udienza preliminare di Termini Imerese ha archiviato l’inchiesta a carico di Filippo Lo Forti. Fu lui, nel 2015, in piazza Mazzini a Collesano, a investire Maria Ilardo,47 anni, mentre era in servizio. Il cuore della donna smise di battere nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Villa Sofia di Palermo.
Le analisi confermarono innanzitutto che Lo Forti, di professione insegnante, non aveva consumato alcool o droghe. Restava da accertare la dinamica dell’incidente. Al termine delle indagini, basate su una perizia e su una serie di testimonianze, lo stesso pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione.
Il giudice ha dato ragione a Lo Forti, difeso dall’avvocato Giuseppe Minà, concludendo che “non vi sono elementi idonei a sostenere in giudizio che l’indagato abbia violato la regola cautelare che impone di adeguare la velocità a tute le circostanze del caso”. Non c’erano tracce di frenata sull’asfalto che potessero fare presupporre che la Fiat Multipla di Lo Forti viaggiasse a velocità superiore a quella prevista dal codice. E le testimonianze sono state tutte a favore dell’indagato. Il legale dei familiari della vittima aveva sostenuto che i racconti fossero viziati “da una inconsapevole contaminazione ambientale” che, però, secondo il giudice “non è sicuramente provata dalla mera conoscenza fra le persone informate dei fatti e l’indagato”. La posizione di Lo Forti è stata archiviata. Resta il dramma della vita spezzata di una giovane donna
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21 Giugno 2016, 15:54