Villa Sofia-Cervello: | si mangerà meglio - Live Sicilia

Villa Sofia-Cervello: | si mangerà meglio

Villa Sofia

Il progetto punta a creare un modello omogeneo di stile alimentare con l’introduzione della dieta mediterranea come strumento di prevenzione primaria per le patologie metaboliche, cronico- degenerative e tumorali, e elevare la qualità del cibo all’interno degli ospedali siciliani.

PALERMO- Una migliore qualità nutritiva nella ristorazione ospedaliera. Medici e operatori dell’Azienda Villa Sofia-Cervello diventeranno a breve formatori accreditati e ambasciatori di un corretto modello di alimentazione all’interno delle due strutture sanitarie, primo concreto atto di indirizzo verso l’Unità operativa di educazione sanitaria, prevista da un decreto assessoriale del 2012, che l’Azienda si avvia a costituire. Villa Sofia-Cervello è infatti partner del progetto Fed (formazione, educazione e dieta mediterranea) promosso dall’assessorato regionale alla salute (Dasoe – Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico), con gli assessorati all’agricoltura e all’istruzione, organizzato per la parte formativa dal Cefpas di Caltanissetta (centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario), e indirizzato ad operatori della sanità, del mondo della scuola e del settore agronomico. Il progetto punta a creare un modello omogeneo di stile alimentare con l’introduzione della dieta mediterranea come strumento di prevenzione primaria per le patologie metaboliche, cronico- degenerative e tumorali, e elevare la qualità del cibo all’interno degli ospedali siciliani. Su questo punto la Sicilia risulta infatti fra le regioni italiane dove è più elevato il fenomeno della malnutrizione a carico di soggetti lungodegenti, soprattutto anziani, durante i ricoveri ospedalieri, a causa di una errata alimentazione sia quantitativa che qualitativa.

Il nuovo modello dovrà poi portare anche ad introdurre la prescrizione, oltre a quella terapeutica, di un corretto regime alimentare e di orientamento verso uno stile di vite salutare che i pazienti dovranno seguire una volta dimessi. Il progetto Fed mira quindi a segnare un’inversione di tendenza per la ristorazione ospedaliera, sia per i pazienti che per gli operatori, partendo innanzitutto da una fase formativa particolarmente accurata che si è chiusa con la formazione d’aula dei primi cento operatori provenienti, per quanto riguarda la sanità, da tutte le Aziende ospedaliere e Asp siciliane. Una fase d’aula condotta da docenti e tecnici specializzati nel settore, individuati dal tavolo tecnico che presiede al progetto Fed. Si proseguirà a settembre con la presentazione dei project-work e con il colloquio finale. Dopo di che i nuovi operatori, diventati a tutti gli effetti formatori, riporteranno le competenze acquisite all’interno di Asp e ospedali, ma si rivolgeranno anche a produttori e operatori dell’agro-alimentare, agli istituti scolastici e ai potenziali stakeholder quali ristorazioni collettive e pubbliche, operatori del settore alimentare, camere di commercio, per una sinergia a 360 gradi, in grado di introdurre nuovi criteri qualitativi nell’affidamento dei servizi di ristorazione degli ospedali siciliani e in particolare di Villa Sofia- Cervello dove le attività di educazione e promozione alla salute sono già avviate sotto il coordinamento del dr. Salvatore Siciliano.

“Il progetto Fed – afferma Ignazio Tozzo commissario straordinario dell’Azienda Villa Sofia Cervello e direttore del Dasoe – parte da un modello formativo innovativo per costruire un linguaggio unico fra tutti coloro che si occupano di educazione e promozione della salute e creare una  rete integrata ospedale-territorio, con un sistema di qualità, che possa creare uno spirito emulativo nel settore della ristorazione privata con l’apprendimento e la diffusione di buone prassi, scongiurando la frammentazione delle iniziative e riconducendo tutto ad un unico percorso”. “Siamo di fronte – aggiunge Salvatore Requirez direttore sanitario di Villa Sofia-Cervello componente del tavolo tecnico e promotore del progetto – ad un esempio di integrazione istituzionale che risponde a tre   priorità essenziali: la prevenzione rispetto a gravi patologie, l’incremento esponenziale dell’obesità infantile nel territorio regionale, e la sostenibilità dell’assistenza sanitaria territoriale con un modello diverso di alimentazione per i pazienti dell’Azienda Villa Sofia-Cervello, che sarà supportato attraverso l’istituzione di una specifica unità operativa”. Il progetto Fed, di durata triennale, è inoltre proiettato verso Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita” programma educativo, didattico, formativo, informativo che mira a spiegare il tema dell’alimentazione, la storia, la cultura, le ricette, la dieta mediterranea, gli stili di vita.


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