13 Maggio 2015, 17:56
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VILLABATE (PALERMO) – di Alfredo Pecoraro (ANSA) – Finisce tra contestazioni, calci all’auto blu, il comizio di Marsala (Tp) annullato e il lancio di uova e pomodori a Villabate (Pa), il tour elettorale di Matteo Salvini in Sicilia. Due giorni intensi, da Agrigento a Gela, da Caltanissetta alle porte di Palermo, per sponsorizzare i candidati leghisti a sindaco alle amministrative di fine mese con la polizia in tenuta antisommossa e la Digos mobilitati in ognuna delle tappe siciliane per evitare che le manifestazioni contro il Carroccio sfociassero in violenza. Il clima più teso a Marsala, dove lo sbarco di Salvini ieri sera è stato duramente contestato da circa 300 persone, che gli hanno impedito persino di scendere dall’auto. Alla fine le forze dell’ordine hanno ritenuto che non ci fossero le condizioni di sicurezza per far passare tra il pubblico il segretario della Lega. I contestatori si sono presentati con striscioni, fischietti e orecchie d’asino fatte di carte.
La manifestazione, cominciata in maniera pacifica con cori contro Salvini, ha rischiato di degenerare quando un antifascista e un membro della destra locale stavano per venire alle mani. All’arrivo del leader leghista una ragazza è riuscita a sfuggire ai controlli e ha sferrato un calcio contro l’auto di Salvini. Allora il corteo di auto blu e polizia si è allontanato, spostandosi verso il porto, in attesa di disposizioni. Poi l’ordine di annullare il comizio. Salvini in mattinata ha apostrofato i contestatori come “cretini, “scemi”, parlando di “qualche maleducato, che però c’è da nord a sud”. Salvini ha affermato: “Vado dove mi invitano”. “Qui in Sicilia ci sono inciuci di tutti con tutti, autonomisti, Forza Italia, Pd, Mpa, come un’enorme marmellata unica che si muove dietro a personaggi come Alfano”, ha sostenuto. Il segretario del Carroccio ha ribadito di essere contrario al reddito di cittadinanza, definendolo nuovamente una “elemosina di Stato”. Nella Lega, però, non la pensa così il governatore della Lombardia Roberto Maroni che già ieri si era fatto promotore dell’iniziativa nella sua regione: “Sono convinto che Salvini e tutti quelli che hanno detto di no – ha sottolineato oggi – non possano essere contrari a che si intervenga nei confronti di chi non ha altri mezzi di sussistenza”. “Salvini – ha stemperato – è stato male informato, ci penserò io”.
I due dovranno chiarirsi, visto che proprio il segretario leghista dalla Sicilia ha chiarito di non volerne sentire parlare: “A chi ha bisogno di mangiare – ha detto – preferisco regalare la canna da pesca piuttosto che il pesce”. Giunto a Villabate, Salvini è stato nuovamente contestato da una cinquantina di giovani che gli hanno lanciato contro uova e pomodori, finiti addosso ad alcuni poliziotti che formavano un cordone per tenere a distanza di circa trenta metri i manifestanti dalla piazzetta dove il segretario leghista ha parlato poco più di mezz’ora da un palco. Davanti a un centinaio di sostenitori, ha attaccato la politica del governo sull’immigrazione e ha definito “incapaci” il ministro Angelino Alfano e il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. (ANSA)
“Sono stato alleato con la lega di Bossi, quella federalista ed autonomista. Faccio fatica ad allearmi con quella di Salvini, populista e Lepenista. Purtroppo, in queste elezioni avrà successo a danno di Forza Italia, perché attira il voto della protesta e perche’ occupa lo spazio politico concessogli da FI, al nord come al Sud. Salvini in Sicilia e’ un insulto, uno schiaffo al meridionalismo ed allo spirito autonomista di ogni siciliano’. Cosi Saverio Romano a Trabia nel corso di una iniziativa politica a sostegno di una lista civica locale.
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13 Maggio 2015, 17:56