Villa Serena, “falsi nei registri” | Ricusato il giudice del processo

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18 Luglio 2013, 17:16

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PALERMO – Accolta l’istanza di ricusazione del giudice. La Corte d’appello di Palermo dà ragione agli avvocati Raffaele Bonsignore e Antonio Gargano. I due legali assistono Maria Giovanna Avanti, uno dei dieci imputati – fra ginecologi, dipendenti e collaboratori della casa di cure Villa Serena – accusati di avere falsificato i registri della sala parto. Uno stratagemma, secondo la Procura, organizzato per non fare risultare la loro presenza e potere sostenere che il loro ruolo si era liminato al solo sostegno morale della paziente.

Gli avvocati avevano contestato che il Giudice per l’udienza preliminare Lorenzo Matassa avesse leso i principi del giusto processo interrompendo la testimonianza di un teste. Il testimone, secondo il Gup, aveva dato una versione dei fatti diversa da quella resa in fase di indagini preliminari. E così Matassa la bloccò, informandola del rischio di una possibile incriminazione per falsa testimonianza. In questo modo, però, secondo i legali, Matassa avrebbe finito per anticipare una valutazione sul merito del processo, bloccando il contraddittorio e l’esercizio del diritto di difesa.

Da qui la richiesta di ricusazione accolta quando ormai il processo era alle battute finali, visto che c’erano già state sia la requisitoria del pm che le arringhe difensive. Ora, invece, il dibattimento dovrà essere assegnato ad un nuovo giudice.

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18 Luglio 2013, 17:16

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