07 Maggio 2012, 11:41
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Nel 2010 erano finiti in manette. Due anno dopo i finanzieri di Palermo hanno messo le mani sui beni di nove persone coinvolte nell’inchiesta Paesan Blues. Un elenco fitto di aziende, immobili, macchine, conti correnti bancari ed altri rapporti finanziari per un valore complessivo di 5,3 milioni di euro. Appartengono a Umberto Di Cara, Leonardo Algeri, Andrea Casamento, Gianpaolo e Gioacchino Corso, Francesco Guercio, Salvatore Luisi, Giovanni Lo Verde.
“Quei bravi ragazzi”, li hanno definiti gli investigatori. Sono tutti uomini d’onore o contigui alla famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. La famiglia che fino a due anni fa manteneva in piedi il ponte che univa i clan palermitani con quelli americani dominati dai Gambino e dai Colombo di New York. Un ponte crollato sotto i colpi delle indagini della Squadra Mobile e della sezione Criminalità organizzata.
Tra i beni sequestrati ci sono pure il negozio di telefonia che riforniva il clan di schede “pulite” intestate a cittadini stranieri e alcuni capannoni che ospitavano i summit di mafia. Troppa differenza tra i redditi dichiarati e il tenore di vita degli indagati. Molti vivevano in grandi ville e giravano a bordo di macchie di lusso. E i loro conti correnti non andavano mai in rosso. Tutto grazie a mamma Cosa nostra
Questo l’elenco completo dei beni sequestrati.
Giovanni Lo Verde: depositi bancari e conti correnti filiale Banca Sara (oggi Banca Fideuram).
Gianpaolo Corso: ditta individuale Corso Gianpaolo, due fabbricati e un posto auto in via via Giuseppe Amari, conti correnti e titoli presso le banche Popolare Sant’Angelo, Credito Siciliano, Unipol Banca, Banca Antonveneta.
Vincenza Lo Verde: ditta individuale Lo Verde Vincenza, una Mercedes classe A, conto corrente presso Unicredit.
Gioacchino Corso: ditta individuale Corso Gioacchino, conto corrente Intesa San Paolo, una sfilza di buoni postali, due macchine e una moto.
Ignazio Traina: ditte individuali Siciliano Maria e Traina Giuseppe, libretti postali e auto.
Mario Taormina: villino in contrada Piana Calzata a Campofelice di Roccella, due case in via Aloi, un box in via Ernesto Moneta, tutte a Palermo. Il negozio “Polli alla brace di Maria Amato” sempre a Palermo, conti correnti presso la Banca Sella.
Umberto Di Cara: appartamenti nelle vie Roberto il Guiscardo, Mulini e Teocrito, conti correnti presso Credito Siciliano, Banca Nuova, Fineco Bank, Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo, una Lancia Musa, una Lancia Y e il negozio Telefono Service.
Pietro Gandolfo: azienda Gantex srl, una Porsche Boxter, conto corrente presso Banca Popolare Santa Venera, fondi di investimento Banca Popolare di Lodi.
Francesco Guercio: una Smart e un fabbricato di sei vani in via Francesco Rivelo a Palermo.
Salvatore Luisi: ditta individuale Luisi Salvatore, libretti postali, conti correnti, macchine e moto.
Massimiliano Codiglione: una Audi Q7.
Andrea Casamento: ditte individuali Casamento Andrea e Parisi Piera.
Leonardo Algeri: fabbricato di sei vani in via Decollati a Palermo, conti corrente Banca Monte dei Paschi di Siena, uno scooter e una Golf.
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07 Maggio 2012, 11:41