13 Aprile 2016, 14:32
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PALERMO – Ottantamila euro di bottiglie di vino pregiato erano state rubate ad una ditta di Carini e nascoste allo Zen. La refurtiva è stata trovata dagli uomini della squadra mobile guidati da Rodolfo Ruperti, dopo la denuncia del titolare: dall’azienda erano stati portati via decine di confezioni e, in base a quanto accertato dagli investigatori, il vino sarebbe stato rivenduto ai ristoratori del centro storico ad un prezzo “affare”.
Una compravendita già andata a buon fine in un locale nei pressi di Piazza Marina. Dopo il ritrovamento di quaranta cartoni in un magazzino abusivo da parte dei Falchi, sotto la guida del vice questore aggiunto Carla Marino, le indagini si sono spostate nella zona centrale della città. Il titolare dell’ esercizio commerciale non è stato in grado di giustificare la presenza della merce all’interno del proprio ristorante.
Non era tra l’altro in possesso di alcuna documentazione che ne accertasse l’acquisto ed ha così precisato di avere comprato il vino da un uomo che gli aveva proposto un affare vantaggioso. A confermare che quelle bottiglie fossero alcune di quelle rubate a Carini, la stessa vittima. Il titolare dell’attività di ristorazione è stato denunciato per ricettazione, mentre la merce ritrovata è stata riconsegnata al legittimo proprietario.
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13 Aprile 2016, 14:32