21 Febbraio 2019, 15:48
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PALERMO – La pena è pesante, tanto quanto le accuse di violenza sessuale, sequestro di persona e rapina. La quinta sezione del Tribunale ha condannato il palermitano Martino Biuso a 10 anni e mezzo di carcere.
La vittima è una donna inglese arrivata in città per insegnare. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Giorgia Righi, Biuso, 46 anni, precario del bacino ex Pip, due anni fa si finse tassista, ingannando la donna che cercava alle quattro del mattino il suo albergo nella zona di via Roma. Era una trappola per la vittima che aveva bevuto qualche bicchiere di troppo in un locale della Vucciria, perdendo di vista il gruppo di amici. Solo che la scena fu ripresa da una telecamera di sicurezza.
Dal modello di macchina gli agenti della Squadra mobile risalirono a Biuso. Gli uomini del Gabinetto provinciale della polizia scientifica individuarono sui vestiti della donna il profilo genetico dell’aggressore comparato con quello dell’imputato.
La vittima raccontò di essere stata condotta in una zona isola a Brancaccio, violentata e rapinata del cellulare e del denaro che aveva poco prima prelevato al bancomat. Ora la condanna decisa dal collegio presieduto da Donatella Puleo che ha accolto le richieste del sostituto procuratore che fa parte del pool “fasce deboli”, coordinato dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi.
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21 Febbraio 2019, 15:48