“Io non volevo, mi faceva male”| Condannato lo zio orco

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18 Novembre 2016, 05:16

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PALERMO – “Lo zio faceva il porco”, raccontò qualche anno fa la vittima agli assistenti sociali. Doveva essere una parentesi di serenità ed invece il fine settimana a casa dei nonni diventava un incubo.

Fino a quando non si è scoperto che Claudio, il nome è di fantasia, all’epoca tredicenne, era vittima degli abusi sessuali dello zio materno.

Ora l’uomo, poco meno che trentenne, è stato condannato a sei anni di carcere dal giudice per l’udienza preliminare Lorenzo Matassa. Una pena ridotta di un terzo per il rito abbreviato. Lo zio dovrà risarcire la giovane vittima con 100 mila euro.

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Erano stati i responsabili della comunità a cui era stato affidato il ragazzo, tolto alla madre nel frattempo trasferitasi fuori città, prima a notare i turbamenti del ragazzino e poi a raccoglierne la confessione choc: da sette anni subiva i soprusi dello zio, persino quando in casa c’erano gli altri parenti, che non si sono mai accorti di nulla.

Le richieste dell’imputato erano diventate pressanti e insostenibile: “Ci provava sempre, anche se io dicevo no lo faceva lo stesso… si metteva sopra di me… fare sesso significa mettersi a letto e fare il porco… faceva male… a casa del nonno non ci vado più”. E dire che il rientro saltuario a casa dei parenti avrebbe dovuto essere per la vittima un modo per continuare a sentirsi parte della famiglia.

I nonni anziani ascoltavano la tv e non si accorgevano di quanto accadeva nella stanza accanto. Il racconto della vittima era pieno di particolari raccapriccianti. Un racconto ritenuto credibile dagli esperti. E così lo zio orco finì in carcere. Ora la condanna.

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18 Novembre 2016, 05:16

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