18 Giugno 2024, 12:40
1 min di lettura
CATANIA – Un uomo di 29 anni di Bronte è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della compagna 30enne. L’uomo è stato messo agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Le indagini sono state condotte dalla Procura di Catania e l’arresto eseguito dai Carabinieri di Bronte.
Dalle indagini è emerso che il 29enne avrebbe iniziato dallo scorso mese di gennaio a comportarsi in modo aggressivo nei confronti della donna e della loro bambina di sei anni. In un caso l’uomo ha minacciato di morte la compagna puntandole un coltello alla gola, in presenza della bimba.
La convivente ha deciso quindi di troncare la relazione e di terminare la convivenza, ma l’uomo a questo punto ha continuato a minacciarla, dicendole che avrebbe usato su di lei una pistola in suo possesso. La donna sconvolta, ha deciso a questo punto di denunciare tutto ai Carabinieri.
La donna ha raccontato di essere stata presa a pugni e pedate anche durante la gravidanza, picchiata per gelosia e di avere subito un tentativo di strangolamento con una cintura. in più, il compagno la costringeva a truccarsi per mascherare le ecchimosi dovute alle violenze.
La bambina di sei anni ha poi riassunto alla nonna materna il clima di terrore che si respirava in casa. Quando la madre ha deciso di lasciare il compagno e abbandonare l’abitazione familiare, infatti, la bimba avrebbe deciso di restare in casa con il padre dicendo: “Nonna io devo andare perché se lo faccio arrabbiare lui alza le mani alla mamma”.
I Carabinieri hanno trovato in casa del 29enne due pistole a salve con munizioni, circostanza che, si legge in un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri, “ha riscontrato il racconto della vittima ed alcuni elementi di presunta responsabilità a carico destinatario del provvedimento cautelare”.
Pubblicato il
18 Giugno 2024, 12:40