Violenza contro convivente |Due arresti nel Catanese

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05 Aprile 2017, 12:18

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CATANIA  – I Carabinieri della Stazione di Mascali (CT) hanno arrestato nella flagranza un 26enne, del luogo, per maltrattamenti in famiglia, percosse, lesione personale e minaccia aggravata. Stanotte, un pattuglia, a seguito di una telefonata al 112 da parte di un vicino che ha segnalato una lite in famiglia, sono intervenuti un’abitazione in via Paolo Orsi bloccando l’uomo in un evidente stato di agitazione. Nella circostanza i militari hanno accertato che il 26enne poco prima a seguito di una discussione, scaturita per futili motivi, ha aggredito la convivente, una 30enne, picchiandola e minacciandola di morte, in presenza dei propri figli minori. La vittima è stata soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata all’Ospedale di Taormina (ME), dove è stata medicata e riscontrata affetta da lesioni traumatiche giudicate guaribile in 5 giorni.

I Carabinieri successivamente hanno appurato che la donna da diversi anni subiva delle violenze e vessazioni, avvenute anche durante il periodo in cui era in stato di gravidanza, che per paura non aveva mai denunciato. Infine gli operanti durante la perquisizione eseguita nell’abitazione hanno rinvenuto, abilmente occultato all’interno di un armadio, un arnese solitamente utilizzato per lavori di edilizia denominato “mazzola”, adoperato dallo Stalker per intimidire e minacciare la convivente, il quale è stato sequestrato. L’arrestato, espletate formalità di rito, è stato tradotto ai domiciliari mentre la vittima con i figli si è trasferita in un altra abitazione, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Sempre ieri, i Carabinieri della Stazione di Paternò (CT) hanno arrestato un 32enne, paternese, dando esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. L’Autorità Giudiziaria concordando in pieno con le risultanze investigative fornite dai Carabinieri ha ritenuto l’uomo responsabile di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. In particolare i militari hanno accertato che l’uomo, pur essendo stato già ammonito, ha continuato per oltre un mese a maltrattare l’ex moglie e la figlia minore di quest’ultima minacciandole di morte ed in alcune circostanze le ha anche picchiate, cagionando loro un perdurante e grave stato d’ansia, con continue paure e timori, e costringendole a cambiare le loro abitudini di vita. L’arrestato è stato associato nel carcere di Piazza Lanza, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

 

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05 Aprile 2017, 12:18

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