10 Luglio 2024, 13:31
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MASCALUCIA (CATANIA) – Un 45enne catanese è accusato di avere aggredito e sottoposto a violenza la moglie dal 2022 fino a marzo del 2024. L’uomo, un disoccupato con problemi di dipendenza da alcool e droga, avrebbe sottoposto la donna di 40 anni a percosse e comportamenti persecutori, anche davant ai figli, e per questi motivi è indagato per maltrattamenti in famiglia.
Nei confronti del 45enne la Procura di Catania ha ottenuto la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie e dai figli, con l’obbligo di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri sia dai luoghi che dalle vittime e applicazione del braccialetto elettronico.
Sui fatti hanno indagato i Carabinieri della Tenenza di Mascalucia. La donna non aveva mai raccontato quello che le era successo fino a marzo di questanno, quando una pattuglia è intervenuta nella casa della coppia, nella frazione di Massannunziata, dopo un’aggressione ai danni della 40enne.
I militari dell’Arma sono intervenuti nella casa dei due dopo essere stati allertati da alcuni vicini che avevano sentito la donna urlare. Appena entrati i Carabinieri hanno trovato mobili e oggetti distrutti dalla violenza dell’uomo, che si era già allontanato.
Dal racconto della donna è emerso che il marito non si sarebbe mai fatto scrupoli nell’insultare e picchiare la moglie anche davanti ai figli, ponendola, come si legge in un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri, in uno stato di sottomissione e rendendo la convivenza insostenibile non solo per lei ma per tutti
Questo comportamento è stato confermato dai figli della coppia, che hanno raccontato agli investigatori di aver sempre assistito alle liti e hanno rivelato di essere angosciati e spaventati perché, si legge ancora nel comunicato del Comando provinciale, il padre “aveva il brutto vizio di abusare di alcolici e sfasciare tutto”.
In particolare l’uomo, da sempre irrequieto data la sua dipendenza da alcool e droga, avrebbe sottoposto la moglie a continue umiliazioni e offese, pretendendo di controllare la sua vita anche dal punto di vista economico e lasciandola sempre senza soldi.
Durante gli anni di matrimonio le avrebbe vietato di frequentare non solo le sue amiche ma anche i parenti, spinto da una gelosia possessiva. L’uomo avrebbe controllato ossessivamente il cellulare della moglie e avrebbe inviato ai contatti memorizzati nella rubrica dei messaggi con i quali chiedeva spiegazioni sul motivo per il quale erano amici della donna.
Durante le liti l’uomo indagato avrebbe più volte strattonato la moglie afferrandola per i capelli. In due occasioni l’uomo avrebbe anche tirato un piatto in faccia alla donna, causandole la rottura degli occhiali la prima volta e una lesione sulla tempia la seconda.
Questi comportamenti sono stati riscontrati dai militari dell’Arma anche nel racconto di alcuni testimoni. Per questo la Procura ha chiesto al Gip la misura del divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico, “tenuto conto della rilevante gravità delle condotte maltrattanti”.
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10 Luglio 2024, 13:31