08 Luglio 2014, 09:29
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PALERMO – In manette finisce uno degli storici capipopolo della Gesip. Blitz della digos stamattina fra gli operai dell’ex partecipata del Comune di Palermo. Gli arresti sono tre. In manette è finito Giacomo Giaconia, 55 anni. Gli altri due, Salvatore Spatola, 50 anni, e Francesco Madonia., 54 anni, sono finiti ai domiciliari. Le accuse sono pesanti: dalla violenza al danneggiamento, dalla manifestazione non autorizzata, all’interruzione di pubblico servizio. Già, perchè Giaconia in finito più volte sotto inchiesta in passato sarebbe sempre tornato in piazza per guidare la frangia più facinorosa dei precari. Nel 2012 lo avevano pure arrestato per le stesse accuse.
Ora il nuovo provvedimento cautelare, disposto dal gip del tribunale di Palermo Fernando Sestito, che riguarda alcune manifestazioni organizzate dal popolo della Gesip fra il 2011 e il 2013. I tre, secondo i pm Agueci, Ferarra e Bologna, avrebbero incarnato la frangia più violenta dei manifestanti che, con la violenza e la coercizione, avrebbe turbato le trattative e le relazioni industriali tra le parti sociali coinvolte nella vertenza Gesip. Dal materiale raccolto dagli agenti della digos viene fuori la figura, quella di Giaconia, leader indiscusso della protesta, pronto a fomentare gli animi dei lavoratori in piazza. Blocchi stradali e nelle stazioni ferroviarie, occupazioni negli uffici comunali, cassonetti bruciati: è lungo l’elenco degli episodi contestati.
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08 Luglio 2014, 09:29