08 Agosto 2017, 17:03
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PALERMO – Il cinese non ci sta a passare per un violentatore. Eppure dallo scorso 5 agosto è in carcere con l’accusa di avere tentato di abusare di una donna ceca nella camera di un B&B a Catania. Ad accusare X.P., queste le iniziali del cinese, 36 anni, è proprio la donna.
Stamani si è svolto a Palermo, con un’apposita rogatoria, l’interrogatorio dell’uomo davanti al giudice per le indagini preliminari Filippo Serio. In presenza del suo legale, l’avvocato Rosa Angelone, il cinese ha fornito una versione dei fatti diversa. Mai si sarebbe sognato di mettere le mani addosso alla donna.
“Sono incensurato e di buona famiglia”, ha detto al giudice. Aveva incontrato la donna pochi giorni prima a Catania dove entrambi erano arrivati da turisti. Poi, la decisione di dividere una camera e continuare il viaggio insieme. Una sera, appena rientrato al B&B, il cinese ha raccontato di avere visto la donna dormire in reggiseno e slip, ma di non averla neppure sfiorata. All’indomani si sarebbe semplicemente fatto avanti, ma con garbo, per capire se ci fosse interesse della donna nei suo confronti.
Cacciato dalla stanza, il cinese ha detto di avere fatto i bagagli e, saldato il conto della camera, di avere il suo viaggio tra Siracusa, Taormina e Palermo. A Palermo è stato arrestato al porto in attesa di imbarcarsi per la Tunisia. Nel frattempo, infatti, la donna aveva fermato dei poliziotti per le strade di Catania, ai quali ha raccontato la presunta violenza subita. Gli atti saranno trasmessi al Gip etneo che valuterà le esigenze cautelari.
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08 Agosto 2017, 17:03