14 Novembre 2023, 12:55
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Lo hanno preso a botte, insultato, urinato addosso e sputato. Sono alcuni dei gravi episodi di bellissimo ripresi dagli smartphone che si sarebbero consumati a Sant’Antimo, comune in provincia di Napoli, lo scorso marzo.
Gli episodi di violenza, dopo la denuncia presentata da parte della madre dell’alunno disabile, sono stati oggetto di una serrata indagine portata avanti dai carabinieri.
Questa mattina per tre compagni di scuola, tra i quali uno minorenne all’epoca dei fatti, sono scattati gli arresti. I tre giovani sono indagati, in concorso tra loro e a vario titolo, di “atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno di un minore di anni diciotto, con l’aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima”.
I carabinieri di Sant’Antimo hanno eseguito due ordinanze di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emesse dal Tribunale di Napoli Nord e dal Tribunale per i Minorenni di Napoli su richiesta delle rispettive Procure. Nel corso delle indagini sono stati raccolti diversi elementi nei confronti dei tre indagati, compagni di scuola della vittima.
I tre avrebbero bersagliato il ragazzo con ripetute aggressioni fisiche, violenze verbali, ingiurie, offese, insulti ed atti denigratori come sputi, palpazioni genitali e addirittura urinando sul ragazzino. In questo modo causandogli un perdurante e grave stato di ansia e paura. Alcuni episodi sarebbero stati anche ripresi con i cellulari.
I fatti, secondo gli investigatori, sarebbero avvenuti lo scorso marzo e sono emersi solo in seguito al successivo intervento della madre della vittima, che si è rivolta ai Carabinieri di Sant’Antimo, attivando così le investigazioni dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Napoli.
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14 Novembre 2023, 12:55