29 Giugno 2021, 10:43
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CASERTA – I carabinieri hanno eseguito 52 misure cautelari emesse dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di uomini della Polizia Penitenziaria, che sarebbero coinvolti nelle violenze avvenute nel carcere casertano nell’aprile del 2020 durante una protesta dei carcerati innescata dalla notizia di un caso di positività al Covid.
I reati contestati, a vario titolo, sono concorso in torture pluriaggravate ai danni di numerosi detenuti (per 41 agenti), maltrattamenti pluriaggravati, lesioni personali pluriaggravate, falso in atto pubblico (anche per induzione) aggravato, calunnia, favoreggiamento personale, frode processuale e depistaggio. Le perquisizioni riguardarono 292 detenuti nel Reparto Nilo dell’istituto penitenziario casertano.
Messaggi choc trovati nelle chat degli agenti prima della perquisizione: “Li abbattiamo come vitelli”; “domate il bestiame”. Secondo l’accusa i detenuti sarebbero stati costretti a passare in un corridoio di agenti, con caschi e manganelli, fatti inginocchiare e colpiti di spalle. La ministra della Giustizia Cartabia ha rinnovato la sua fiducia nella Polizia Penitenziaria.
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29 Giugno 2021, 10:43