10 Dicembre 2024, 06:15
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“Non bisogna essere allarmisti, né preoccuparsi. Ma serve la massima attenzione da parte delle autorità sanitarie”. Il professore Antonio Cascio, direttore dell’unità operativa di Malattie infettive del Policlinico di Palermo, commenta le notizie che arrivano sul misterioso virus del Congo e ribadisce che “serve cautela, bisogna attendere i risultati degli accertamenti perché le informazioni sono ancora scarne”.
Finora sono stati registrati 416 casi con 135 morti, 31 dei quali in strutture sanitarie: “Ma non possiamo sapere se il numero delle persone decedute è più alto – spiega -. E’ possibile ce ne siano nelle campagne, nelle zone rurali e non siano ancora state trovate. Non sappiamo se ci sono casi asintomatici, bisogna capire che tipo di manifestazioni ha la malattia: non conoscendo al momento il numero degli infetti, possiamo soltanto fare supposizioni. Bisogna aspettare i risultati dei test”.
Anche sul caso di Lucca, che riguarda un paziente con sintomi riconducibili alla malattia, e che è già stato dimesso, sono in corso gli accertamenti. “A quanto pare la persona arrivava dalla zona interessata, la diagnosi ci dirà ovviamente di più. In questo momento è importante la sorveglianza epidemiologica e virologica per monitorare le condizioni delle persone che provengono da quell’area e accertare la presenza di virus o batteri”.
“Nello stesso tempo – precisa Cascio – gli esperti dell’Oms che si sono recati nella zona interessata stanno cercando di fare tutti gli isolamenti virali e le indagini molecolari, cercando di capire cosa sta provocando questa “nuova” malattia, che in realtà potrebbe esistere già”.
“Può essere qualcosa che si conosce già – spiega l’infettivologo – ma incentivata dalla malnutrizione proteica, dalla malaria che in maniera sintomatica o subclinica porta all’anemia, sono condizioni che sicuramente non aiutano e possono fare aggravare il quadro clinico. I sintomi, oltre all’anemia, consistono in problemi respiratori, tosse, mal di testa e febbre”.
Intanto in Italia nasce una task-force del ministero della Salute sulle malattie infettive che seguirà gli sviluppi delle situazioni a partire da quella di queste settimane in Congo. È quanto è stato deciso nella riunione tecnica di questa mattina fra ministero e Iss. Gli esperti avranno anche il compito di segnalare alle Regioni cosa accade e di dare indicazioni appena ci saranno elementi.
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10 Dicembre 2024, 06:15