Vitalizi, proposta di taglio "soft" | M5s e Figuccia: "Così è una farsa" - Live Sicilia

Vitalizi, proposta di taglio “soft” | M5s e Figuccia: “Così è una farsa”

La commissione speciale ha incardinato il ddl. Accuse a Micciché e Cracolici

PALERMO – La commissione speciale sulla riduzione dei vitalizi dell’Ars ha incardinato, stamani, il disegno di legge prendendo come testo base quello del Consiglio di presidenza. Entro il 31 ottobre dovranno essere presentati gli emendamenti, la commissione poi, che comincerà l’esame il 5 novembre, dovrà esitarlo entro il 7 novembre. Il testo prevede il ricalcolo dei vitalizi in base al contributivo e un taglio lineare del 12% che si ridurrà al 9% sulla base dei parametri approvati dalla Conferenza Stato-Regioni.

La commissione dell’Ars ha deciso di intervenire sui vitalizi senza copiare quanto realizzato n altre regioni come più volte aveva detto intendeva fare il presidente dell’Ars Gianfranco Micciché. A Livesicilia lo avevano spiegato anche il presidente della commissione Stefano Pellegrino e il membro della commissione Antonello Cracolici che aveva detto: “Le modalità di calcolo si fanno con legge della Regione, non con quello che si sono inventati di sana pianta nel resto d’Italia con coefficienti che non stanno né in cielo né in terra”. La commissione si è voluta attenere a decisioni della Corte costituzionale in materia di revisioni retroattive dei trattamenti previdenziali, “nel dichiarato intento di non volersi esimere dal contributo al contenimento della spesa pubblica previsto dall’intervento nazionale”. Altra ragione della “diversità” siciliana è illustrata nella relazione introduttiva: “in ordine alle difficoltà applicative delle disposizioni di dettaglio del quadro nazionale che ha omesso di contemplare le Regioni a statuto speciale, non fornendo per le stesse riferimenti per la ricostruzione del montante contributivo anteriore al 1970 e prevedendo l’applicazione di coefficienti di trasformazione solo a partire dal 1976″. Le regioni infatti sono diventate operative nel 1970, la Regione siciliana e il suo Parlamento esistono dagli anni Quaranta.

E non si sono fatte attendere le reazioni, a cominciare dal Movimento cinque stelle. “Sui vitalizi siamo alla farsa. Il ddl proposto da Pd e Forza Italia – affermano le deputate del M5S all’Ars, componenti della commissione vitalizi, Jose Marano e Angela Foti – è una truffa per i siciliani. Il taglio prospettato è ridicolo e addirittura previsto solo per tre anni. Praticamente un’enorme presa in giro. Oltre a essere gli ultimi siamo anche i peggiori, visto che tutte le altre regioni hanno già recepito la norma statale e hanno tagliato con percentuali anche importanti, qui invece si è usata la limetta per le unghie, un classico quando ci sono in ballo i privilegi dei deputati- Il nostro testo – proseguono le due deputate – che ricalcava quanto deciso in sede di conferenza Stato Regioni e che è stato presentato a maggio, non è stato nemmeno discusso, mentre quello presentato il 18 ottobre è stato messo subito all’ordine del giorno. Facile intuire perché: la proposta messa ora in discussione prevede un doppio adeguamento al sistema contributivo previsto per i dipendenti della pubblica amministrazione, e, tirate le somme, manterrà i tanto odiati privilegi per gli ex deputati. Non solo, il testo esclude interventi sulle reversibilità, cosa che francamente è inaccettabile. Il testo di Pd e Forza Italia – concludono Foti e Marano – non solo è notevolmente al di sotto della media dei tagli delle altre regioni italiane, ma non ci mette al riparo dai tagli dei trasferimenti statali”.

“Oggi – ha poi aggiunto Angela Foti – ho partecipato per la prima volta ai lavori della commissione, ne ho ricavato la sensazione di un’allegra brigata al lavoro per mantenere lo status quo, non per venire a capo veramente di una vicenda che meriterebbe ben altro atteggiamento”.

E attacchi sono arrivati anche dal deputato Udc Vincenzo Figuccia, che già nei giorni scorsi aveva polemizzato col presidente dell’Ars Micciché: “Il Parlamento siciliano – ha detto – non può rispondere a logiche che non andavano bene neppure negli anni cinquanta quando l’analfabetismo dilagante la faceva da padrone. Questo asse Miccichè-Cracolici sul tema dei vitalizi disonora il popolo siciliano che lo vede come l’ennesimo inciucio di palazzo. Mentre a Roma Berlusconi sconfessa Miccichè andando in piazza insieme a Salvini e Meloni, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana si allea con Cracolici, pronosticando un taglio ridicolo ai vitalizi del 9% che resterebbe in vigore per soli 3 anni. Questi dinosauri si rassegnino perché il loro tempo è finito, la rivoluzione è già partita”. Ma l’uscita di Figuccia viene stigmatizzata dal suo gruppo, quello dell’Udc, che scrive: “Abbiamo letto una dichiarazione dell’amico Vincenzo Figuccia che oltre ad attribuire al presidente Miccichè la mancata rinascita della Sicilia, tira in ballo i dinosauri. Ora, considerato che il Presidente dell’Ars non ha bisogno di difese d’ufficio, vorremmo spendere una parola per i dinosauri perché è vero che il Parlamento siciliano è il parlamento più antico del mondo ma non è così antico da far prendere il vitalizio ai dinosauri”.


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